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Le competenze italiane sulle smart grid Stampa E-mail

Le competenze italiane sulle smart grid:
la ricerca per sviluppare l’eccellenza

di Romano Ambrogi / consiglio scientifico di RSE, e Marcello Capra / delegato SET Plan Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica e consiglio scientifico di RSE

IL MODUS OPERANDI PER LA RICERCA APPLICATA PRODUCE OUTPUT DI VALORE SISTEMICO, CON UN LUNGO E COERENTE PERCORSO DI COLLABORAZIONE CON L’INDUSTRIA.
NELLA CRESCITA DI INIZIATIVE DI BUSINESS SI DIMOSTRA IL VALORE CREATO DAL FINANZIAMENTO DEL FONDO PER LA RICERCA SUL SISTEMA ELETTRICO NAZIONALE


Il mondo della finanza si sta orientando con sempre maggiore determinazione verso investimenti mirati alla transizione energetica: questo traduce in risorse economiche l’investimento pregresso in innovazione delle imprese che hanno saputo incorporare la ricerca nei propri processi. Questa fase rappresenta un passaggio decisivo nel lungo percorso compiuto dal sistema industriale italiano nel settore chiave dei sistemi energetici, oggi più che mai al centro della transizione ecologica in Europa, con marcate ambizioni internazionali.

Già all’inizio del 2000 un provvedimento governativo di grande lungimiranza aveva provveduto a istituire il Fondo per la Ricerca sul Sistema elettrico nazionale (RdS), alimentato da una piccola componente della bolletta elettrica. In tutti questi anni i progetti sviluppati hanno permesso di assicurare un battente di conoscenze all’avanguardia a vantaggio degli utenti del sistema energetico.

Le reti elettriche sono infatti un asset formidabile per consentire la decarbonizzazione dell’economia, permettendo di connettere e distribuire energia prodotta dalle fonti rinnovabili in modo adeguato a soddisfare non solo le caratteristiche di una generazione diffusa e discontinua, ma anche le necessità di clienti sempre più esigenti dal punto di vista della qualità e della sicurezza della fornitura.

Le reti, quindi, sono state oggetto di una vera e propria rivoluzione tecnologica, che si è giovata delle più moderne soluzioni non solo per quanto riguarda i componenti, ma soprattutto per i metodi di controllo e supervisione del flusso di elettroni, che come noto deve procedere con una sostanziale contemporaneità tra immissione e consumo.

L’obiettivo di questa trasformazione è conosciuto con il termine di smart grid, un concetto di difficile quantificazione ma assolutamente reale e verificabile, che in Italia ha raggiunto livelli di assoluta eccellenza, anche se ancora si sta lavorando ad una sempre più raffinata messa a punto.[...]

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