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Incentivi, masse, crisi e berline di rappresentanza Stampa E-mail

Incentivi, masse, crisi
e berline di rappresentanza

di Antonio Sileo


LE IMMATRICOLAZIONI AUTO SONO IN RIPRESA MA SENZA L’APPORTO DELLE ELETTRICHE, NONOSTANTE I TANTI AIUTI. IL NUOVO GOVERNO SI È INSEDIATO CHIEDENDO LA FIDUCIA ANCHE SULLA NEUTRALITÀ TECNOLOGICA E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO HA SCELTO UN’ALFA PER SPOSTARSI

Avremmo potuto occuparci dell’annuncio della nuova Rolls- Royce Spectre, la prima elettrica con lo Spirit of Ecstasy, la celebre statuetta posta sul radiatore a forma di tempio. Ma da tempo il radiatore è diventato calandra (peraltro sempre più arrotondata) e, soprattutto, a nostro modesto avviso sembra che la Spectre, nonostante il nome, parta con la marcia sbagliata.

La vettura, che non è più monumentale delle altre Rolls, ha una massa (a vuoto) prossima alle tre tonnellate, oltre cinque quintali in più (praticamente come una Fiat 500 originale, come quella utilizzata anche da Lupin) della Wraith che vorrebbe sostituire. E dunque, delusi, non ce ne occuperemo.

Ne approfittiamo però per lanciare un allarme sulle autovetture elettriche di grande taglia e bulimica massa. Con una batteria enorme si possono, infatti, ottenere autonomie relativamente elevate, ma anche produrre due, tre o anche più vetture economiche.

Siamo espliciti con un esempio estremo: il nuovo Hummer elettrico, forte di una batteria da 212 kWh (oltre il doppio di quello che era la capacità massima fino a ieri), pesa più di quattro tonnellate, oltre una in più del famigerato Hummer h1, mezzo inquinante per antonomasia, e sottrae preziose materie prime per produrre auto elettriche non elitarie.

Anzi, suggeriremmo quasi ai neoministri Giancarlo Giorgetti e Matteo Salvini, rispettivamente all’Economia e Finanze e Infrastrutture e Mobilità sostenibili, di introdurre un’imposta commisurata ai kWh delle batterie a partire da una certa soglia (90, 100…). Ne riscriveremo.

Stando quindi sulla mobilità dei comuni mortali, e di quelli italiani in particolare, rimanendo in campo elettrico ci sarebbero da citare il rafforzamento degli incentivi unitari per le vetture elettriche e ibride plug-in (vale a dire con emissioni di CO2 fino a 60 g/km) con l’aumento del 50 per cento del contributo unitario, che ora arriva a 7.500 euro con rottamazione (4.500 euro senza) per auto elettriche con un prezzo di listino fino a 42.700 euro e fino a un massimo di 6.000 euro con rottamazione (3.000 senza) per l’acquisto di plug-in con un prezzo non superiore a 54.900 euro. [...]


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