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Sistema elettrico e inquinamento informativo, troppe note stonate Stampa E-mail

Sistema elettrico e inquinamento
informativo, troppe note stonate

di Roberto Napoli / professore emerito Politecnico di Torino

SULLA TRANSIZIONE ENERGETICA C’È UN DILUVIO DI INFORMAZIONI, CHE OFFRONO IN MOLTI CASI UNA VISIONE QUANTO MENO PARZIALE, SE NON DISTORTA, DELLA SITUAZIONE E DELLE PROSPETTIVE. TROPPE STONATURE NEL REPERTORIO: CONVIENE DEDICARE QUALCHE ATTENZIONE ALLA TRANSIZIONE DISINFORMATIVA

La pratica della disinformazione, anche nel caso più benevolo della semplice ignoranza, è uno dei problemi più rilevanti per una accettabile convivenza sociale, tanto che nel luglio 2022 la Commissione Europea ha dovuto aggiornare le indicazioni (EU Code of Practice on DIsinformation) già emesse nel 2021, per controllare l’inquinamento informativo provocato da interessi economici, assicurando allo stesso tempo la trasparenza delle indicazioni politiche e la controllabilità dei fatti.

Fra le informazioni più distorte possiamo includere quella che contrabbanda come subito fattibile una soluzione energetica tutta eolica e fotovoltaica, senza prestare adeguata attenzione ai vincoli realistici e alle tempistiche. Supponiamo che per qualche strano miracolo avessimo oggi già installata tutta la potenza eolica e fotovoltaica prevista dai piani di sviluppo più ambiziosi di qui al 2035. Avremmo un sistema elettrico in grado di funzionare e di assicurare un servizio elettrico accettabile? La risposta è un desolante e fragoroso NO.

Supponiamo, poi, che per un altro concomitante prodigio avessimo già associato al miracolato parco delle rinnovabili tutte le possibili batterie.
La risposta cambierebbe? Certo, la seconda situazione sarebbe migliore della prima, ma la risposta continuerebbe ad essere un desolante e fragoroso NO.
Il motivo è semplice. Non basta agire sul lato della semplice generazione dell’energia elettrica, per cui se hai bisogno di 100 kW installa 100 kW più l’ovvio margine e ti sei messo a posto. Il sistema elettrico non funziona così.

Il sistema elettrico è di gran lunga la più grande infrastruttura creata dall’uomo, non solo per quantità e valore economico dei componenti, ma anche per importanza del servizio. I sistemisti elettrici non progettano e gestiscono solo il servizio statico normale, ma devono per forza prendere in considerazione i funzionamenti dinamici e i possibili eventi dannosi, sia fortuiti che intenzionali. Un sistema elettrico non è mai in condizioni di quiete statica, se non altro perché il carico varia in continuazione. Non basta perciò pensare solo alla capacità di generazione. Esistono grossi vincoli riguardanti la distribuzione e l’utilizzo dell’energia prodotta.[...]

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