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Il grande parco
di Antonio Sileo
NONOSTANTE L’OSTRACISMO NEI SUOI CONFRONTI, IL PARCO AUTOMOBILISTICO ITALIANO CONTINUA A CRESCERE ED È PROSSIMO AI 40 MILIONI DI UNITÀ, INVECCHIANDO SEMPRE PIÙ E DENOTANDO UNA CERTA DIFFICOLTÀ A RINNOVARSI. UNA DINAMICA CHE POTREBBE ACCENTUARSI CON L’AVVENTO DELL’AUTO ELETTRICA
Anche nel 2022 può capitare di bucare uno pneumatico. Una disavventura occorsa di recente anche a chi scrive. Il fatto, tuttavia, ha permesso di testare sul campo almeno un paio di ipotesi sulle caratteristiche della composizione del parco circolante - oltre al funzionamento del piccolo compressore di cui ormai sono dotate molte vetture insieme alla bomboletta di sostanza sigillante in luogo della ruota di scorta, cosa che però poco interessa in questa sede.
Raggiunto un gommista poco distante, nell’attesa e durante la riparazione inevitabilmente si è discorso di auto in generale e di quelle di proprietà in particolare. Un cavallo tira l’altro, qualche commento sull’elettrificazione e siamo arrivati a parlare delle quattro vetture del gommista.
È invero piuttosto frequente che chi lavora nel settore possegga più di un mezzo: per la maggiore possibilità di fare buoni acquisti nel mercato dell’usato, per la passione che ancora si ha nei confronti dell’automobile e, non ultimo, per la disponibilità di un ampio garage.
Ma dicevamo delle quattro vetture del gommista: una diesel - una Fiat Bravo Euro 5 ormai prossima ai dieci anni di vita, una MG TF del 2002 da rimettere in forma per affrontare l’estate, e due Alfa 75 - una Turbo e una Twin Spark - che i vent’anni li hanno superati da un pezzo.
Attenzione: le vetture si trovano a Milano, dove da tempo si combatte una guerra, ormai apertamente guerreggiata, contro le auto private e quelle alimentate a gasolio in particolare. Un unico proprietario, dunque, per quattro auto che evidentemente non possono essere usate in contemporanea (la moglie del gommista ha una sua vettura, i figli sono ancora troppo piccoli).
Anzi, i tassi di utilizzo e le percorrenze medie possono tranquillamente considerarsi inversamente proporzionali all’età: le più anziane circolano meno delle più recenti. Parrebbe dunque che non tutte le auto del nostro parco circolante obsoleto - come sottolineano coloro che le auto vogliono venderle - vengano utilizzate così tanto (delle quattro sopra citate, una di fatto è ferma).
Dagli ultimi dati ACI emerge che nel 2021 l’età mediana delle vetture è ulteriormente cresciuta, arrivando a 12 anni e 2 mesi (4 mesi in più rispetto al 2020); nel 2011 era di 8 anni e 6 mesi. Le auto rottamate nel 2021 - 1.491.282 - avevano un’età mediana di 17 anni e 5 mesi (5 mesi in più del 2020). Insomma, gli italiani - oggi più di ieri e con tutta probabilità più per bisogno che per passione - l’automobile se la tengono finché possono.[...]
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