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Rinnovabili, di corsa col freno tirato Stampa E-mail

Rinnovabili, di corsa col freno tirato

di Giovanni Galgano / managing director di Public Affairs Advisors,
Tommaso Barbetti / partner di Elemens, Andrea Musso / analyst di Elemens


PUNTI DI FORZA, CRITICITÀ E PROSSIMI PASSI DEL CAMMINO VERSO LA DECARBONIZZAZIONE: UN INDICE PER MISURARE IL CONTRIBUTO DI OGNI REGIONE ALLO SVILUPPO DELLE FONTI RINNOVABILI IN ITALIA.

Già da tempo la politica ha messo in cima alla propria agenda la trasformazione del modello economico italiano in senso sostenibile, spingendo con decisione sulle fonti di energia rinnovabile. Tuttavia, fino a qualche mese fa, il tema della complessità energetica si caratterizzava come materia essenzialmente riservata agli addetti ai lavori. Oggi, tra crisi degli approvvigionamenti, caro-bollette e incertezza economica, è quasi impossibile non occuparsi di energia.

Questa situazione dà a tutti - operatori del settore, Istituzioni, Pubbliche Amministrazioni - l’opportunità di discutere dei punti di forza e delle criticità del sistema energetico italiano con un pubblico più vasto e più interessato rispetto al passato anche più recente.

Un indice di performance autorizzativa
Il progetto R.E.gions2030, iniziativa di Public Affairs Advisors ed Elemens, nasce da una constatazione: generalmente (in politica, tra le associazioni, nella società civile) si concorda sul fatto che si debba con ragionevole velocità raggiungere un mix energetico quanto più possibile coperto dalle rinnovabili, ma in Italia eolico e fotovoltaico non decollano. Anzi, spesso i progetti sono osteggiati dalle comunità locali e bloccati nei cassetti della burocrazia in attesa del provvedimento autorizzativo.

Nella prima stagione dei lavori, che ha visto il coinvolgimento di 17 aziende partner, è stato strutturato e gestito il Renewables Goals Index, che misura quantitativamente il contributo di ogni Regione allo sviluppo delle rinnovabili in Italia. L’indice valuta i rilasci di autorizzazioni, la velocità degli iter, il livello di intasamento progettuale, la qualità delle leggi regionali, l’attrattività e il Business environment regionale, tenendo conto anche delle potenzialità di ciascuna Regione e dei Piani energetici regionali. Le valutazioni sono state effettuate sulla base di dati, mentre la misura del Business environment regionale è stata svolta tramite un sondaggio aperto anche ad aziende non aderenti al progetto.

La prima stagione di lavori, a cavallo tra 2021 e 2022, si è dipanata in concomitanza con un periodo di grande ripensamento della politica energetica nazionale. Il 2021 è stato l’anno della fondazione del Ministero della Transizione ecologica, del varo della Commissione Tecnica PNRR-PNIEC, dell’attribuzione allo Stato della competenza su gran parte degli iter autorizzativi per le fonti rinnovabili, di numerosi provvedimenti di semplificazione delle procedure. Qual è, quindi, la situazione oggi?
Il mercato rinnovabile italiano si trova in un momento di sblocco parziale, anche se i progetti attualmente in autorizzazione rimangono moltissimi e con poche certezze su tempi ed esiti. Con ogni probabilità, già tra il 2022 e il 2023 potremo osservare i primi effetti delle scelte politiche effettuate nel corso degli ultimi mesi.

La situazione dell’eolico
Il quadro varia sostanzialmente a seconda che si considerino l’eolico o il fotovoltaico. Per quanto riguarda il vento, complessivamente il 90 per cento dei progetti eolici presentati dal 2018 è attualmente in fase di autorizzazione e non ha quindi ancora ricevuto alcuna valutazione dalle autorità preposte, si tratti della Verifica di Assoggettabilità a VIA o della VIA, trovandosi pertanto in una fase di stallo. [...]

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