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Offerta o domanda?

di Antonio Sileo


CI OCCUPEREMO SPECIALMENTE DI AUTOMOBILI, NON PERCHÉ SE NE PARLA TANTO,MA PERCHÉ PROPRIO CI PIACCIONO E PERCHÉ, BEN PIÙ SULLA SPINTA DELLE REGOLE CHE SU QUELLA DEL MERCATO, L’AUTOMOBILE E TUTTO QUELLO CHE LE RUOTA INTORNO È DESTINATA A CAMBIARE. ANZI STA GIÀ CAMBIANDO

Accettare o, peggio, proporsi per tenere una rubrica è sempre un impegno gravoso; anche se la periodicità della nostra rivista (che peraltro, dal prossimo anno vorremmo raddoppiare) scrivere regolarmente, più o meno bene, di cose interessanti e possibilmente originali non è cosa facile.
L’argomento scelto però da un lato crediamo ben si presti, dall’altro ci vede giocare in casa per atavica passione. Ci occuperemo infatti di mobilità o, meglio, di automobili, non perché se ne parla tanto, ma perché proprio ci piacciono.
E poiché più sulla spinta delle regole che su quella del mercato l’automobile, con tutto quello che le ruota intorno, in Europa più che altrove è destinata a cambiare. Anzi sta già cambiando.

Tema del momento è la cosiddetta messa al bando del motore endotermico o, meglio, l’impossibilità di utilizzare carburanti che emettano anidride carbonica (CO2) allo scarico a partire dal 2035. La maggioranza del Parlamento europeo, anche se di stretta misura, ha infatti avvallato la proposta della Commissione contenuta nell’ampissimo pacchetto Fit for 55 di ridurre al 100 per cento il contenimento della CO2 emessa da automobili e veicoli commerciali leggeri (i furgoni) che saranno venduti al 2035.

Per allora, quindi, gli unici mezzi immessi in commercio sarebbero quelli alimentati con energia elettrica (e idrogeno), perché convenzionalmente considerati a zero emissioni di CO2, prescindendo dal mix di generazione dell’energia con cui i veicoli (e le energivore batterie) sono stati prodotti e indipendentemente da quello del Paese in cui sono utilizzati. Ora tocca al Consiglio europeo. Ma poiché se ne parla e ne scrive fin troppo - benché il futuro, lo dicono anche nei film, non mai già scritto - crediamo per ora sia più utile occuparci del recente passato e del presente, anche perché d’aiuto per capire dove stiamo andando.

Oggi la lotta alla CO2 è egualmente diffusa, tuttavia l’Unione Europea può (e vuole) essere considerata ancora un passo avanti rispetto al resto del mondo, come dimostra il Regolamento (UE) 2019/631, su cui intervengono le modifiche del Fit for 55, che definisce i livelli di prestazione in materia di emissioni di biossido di carbonio di automobili e veicoli commerciali leggeri. [...]


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