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Nessun dubbio, ma anche nessuna certezza di risultato Stampa E-mail

Nessun dubbio, ma anche nessuna
certezza di risultato

di Roberto Napoli / professore emerito Politecnico di Torino

I NODI DELLA MANCANZA DI UNA STRATEGIA ENERGETICA SENSATA SONO VENUTI AL PETTINE. O COMINCIAMO A SCIOGLIERNE RAPIDAMENTE QUALCUNO, O IL PAESE VA A FONDO. BISOGNA COSTRINGERE GLI STRUZZI ENERGETICI A TIRARE FUORI LE TESTA DALLA SABBIA. L’ALTERNATIVA È IL DISASTRO SOCIO-ECONOMICO DEFINITIVO

Il primo febbraio 2022 l’Unione europea ha compiuto un passo molto significativo approvando il documento sulla tassonomia, di cui saranno rese disponibili a breve le trascrizioni nelle varie lingue europee. Il termine tassonomia, in passato poco usato, deriva dal greco ταχισ (ordine) e νομια (regola) e individua una branca della scienza che studia i metodi con cui si ordinano in sistemi i dati, le conoscenze e le teorie via via acquisite.

La tassonomia approvata va inquadrata nella strategia europea per migliorare il benessere e la salute dei cittadini, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 migliorando anche le condizioni dell’ambiente e la biodiversità.
La tassonomia europea è uno strumento messo a disposizione degli investitori per capire se e quando considerare un investimento ambientalmente sostenibile e per pilotare la transizione energetica verso la decarbonizzazione. Sono elencati gli investimenti verdi ritenuti possibili e finanziabili anche con denaro pubblico. Ogni singolo Stato può poi fare le sue scelte, garantendo comunque la trasparenza delle decisioni.

A portare la tassonomia sotto i riflettori mediatici è stata la decisione di considerare gas e nucleare utili alla transizione ecologica, etichettandole come fonti energetiche verdi. Per il gas sono ammessi impianti con cautele molto stringenti sulle emissioni. Per il nucleare si richiedono piani geologici molto dettagliati per le scorie. Il documento finale è stato approvato con larga maggioranza dalla Commissione europea e sarà sottoposto entro il 2 giugno allo scrutinio dei Governi nazionali e del Parlamento europeo, salvo possibile richiesta di proroga di due mesi. Il documento potrebbe essere respinto solo
su richiesta di venti dei ventisette Stati membri o della maggioranza degli europarlamentari. Per come stanno le cose, in pratica la possibilità di respingimento è pressoché nulla.
I giochi quindi possono essere considerati fatti.[...]

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