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Bioenergie, 6 azioni per dare più forza al Green Deal Stampa E-mail

Bioenergie, 6 azioni
per dare più forza al Green Deal

di Luca Alippi / vicepresidente Elettricità Futura e amministratore delegato EP Produzione

LE NUOVE CONDIZIONI SULL’UTILIZZO DI BIOMASSA A FINI ENERGETICI RISCHIANO DI MARGINALIZZARNE IL CONTRIBUTO DELLA PRODUZIONE ELETTRICA, DISTOGLIENDO UN CONSISTENTE APPORTO RINNOVABILE E PROGRAMMABILE DAI MIX GENERATIVI DELL’UNIONE EUROPEA

Ai benefici offerti dalle fonti rinnovabili, le bioenergie aggiungono un ulteriore vantaggio: quello di generare energia programmabile, capace di contribuire alla stabilità e alla flessibilità del sistema, partecipando anche alla copertura del baseload con combustibili stoccabili e reperibili localmente.

In quanto tali, rappresentano un importante alleato per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti al 2030 e al 2050 sia nel settore elettrico, sia in quello termico e nei trasporti, provvedendo a circa il 50 per cento dell’apporto rinnovabile necessario alla copertura dei consumi finali.
Il settore delle bioenergie è in grado di contribuire notevolmente all’economia circolare, pilastro della transizione ecologica, e attualmente dà lavoro a 43.700 occupati in Italia. L’utilizzo di risorse rinnovabili, rese disponibili da filiere controllate e radicate sul territorio, può contrastare gli effetti negativi delle oscillazioni di prezzo delle commodity fossili che l’Italia importa.

Elettricità Futura è impegnata a livello europeo e nazionale per promuovere le bioenergie. Di recente, l’Associazione ha inviato alla Commissione europea le osservazioni sulla proposta di Direttiva Rinnovabili nella sua terza versione (RED III), presentata nell’ambito del pacchetto Fit for 55.
Tra i contenuti condivisi, Elettricità Futura ha evidenziato che le nuove condizioni sull’utilizzo della biomassa ai fini energetici rischiano di marginalizzare il contributo della produzione elettrica da questa fonte, distogliendo un consistente apporto rinnovabile e programmabile dai mix generativi dell’Unione europea, con pericolosi effetti sulle filiere connesse e il rischio di riconversione a fonti fossili.

Condividendo un orientamento teso a premiare la sostenibilità, Elettricità Futura ritiene che un’applicazione ottimale del principio di utilizzo a cascata presupponga flessibilità, che i piccoli operatori non debbano essere gravati di eccessivi oneri procedurali, e che il supporto alla generazione puramente elettrica non debba essere interrotto bruscamente, penalizzando le realtà che non possono co-generare.[...]

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