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Infodemia e fake news. Ripartiamo dalla responsabilità Stampa E-mail

Infodemia e fake news,
ripartiamo dalla responsabilità

di Massimo Garanzini / Energy & Utilities Industry Lead, Omnicom PR Group


QUAL È IL PERICOLO FINALE DI UNA SOCIETÀ SENZA UNA INFORMAZIONE ETICA? UNA SOCIETÀ LOW-TRUST, NELLA QUALE LE PERSONE DUBITANO DI TUTTO, ANCHE DELLE IMMAGINI CHE VEDONO. ESISTE VIA D’USCITA?

Sono personalmente sorpreso da un fenomeno ben poco tematizzato in quanto tale ma che trovo straordinario: la vertiginosa velocità di diffusione
delle notizie in tempo di pandemia. Mai così veloce. Ogni DPCM serale ha generato una totale adesione ai nuovi vincoli da parte della popolazione già
nella mattina successiva alla sua comunicazione (sono girati molti divertenti, ironici e contestatori meme online sulle conferenze stampa dell’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte). Tutti informati e subito. Potere della tv e dell’online con news disponibili a tutte le ore da qualsiasi smartphone.


E, certo, potere anche del clima di paura e controllo sociale. In questo tempo
del sempre-connessi-alle-notizie abbiamo riscoperto il potenziale
esplosivo delle fake news. Alcuni titoli reali: Bonetti: “Su smart working e figli spiacevole fake news”. La ministra: “Non può essere considerato uno strumento di conciliazione per prendersi cura dei figli lavorando a casa”. Vaccini Covid: la verità sulla fake news della reazione infiammatoria Ade. Continuano le catene di messaggi su whatsapp sull’immunizzazione. La smentita dell’infettivologo Galli. Vaccini: task force Pqe risponde a domande contro fake news. Pqe Group lancia nuova edizione di Infodemic. Astrazeneca, Italia e Ue sotto attacco: su terapie e vaccini tempesta di fake new.

E poi le fake news non hanno barriere creative. Vi sarà capitato di vedere video di attori, politici, personaggi famosi in atteggiamenti discutibili? Avete visto Obama comportarsi in modo smodato? Molto probabilmente avete incontrato il deep fake, una tecnologia che utilizza l’intelligenza artificiale del deep learning per creare video falsi. Il punto di partenza è stato l’utilizzo nella pornografia, nel terrorismo e nella lotta al terrorismo.
Mario Draghi sembrava aver già visto lungo nel suo intervento al Meeting di Rimini dello scorso agosto citando la “preghiera della serenità” di Reinhold Niebuhr: God, grant me the serenity to accept the things I cannot change; courage to change the things I can; and wisdom to know the difference.

È bene chiedere un aiuto anche a Dio... La saggezza di riconoscere la differenza, cioè discernere, setacciare, distinguere, separare, non fare confusione. È anche questo il motore del marketing che sta dietro ai più grandi
contenitori di informazione del mondo, Google e Facebook. Il docu-film The Social Dilemma, diretto da Jeff Orlowski, porta in chiaro alcuni meccanismi
fascinatori e di profilazione raffinata dei social media: il nostro cervello viene manipolato e ciò avviene tramite algoritmi progettati per attirare la nostra attenzione e innestarci idee distorte sul mondo e su noi stessi..[...]

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