Accumuli: è il momento giusto!

di Giorgio Perico / REF-E

L’EVOLUZIONE DEL SISTEMA ELETTRICO, LA MATURAZIONE TECNOLOGICA DELLO STORAGE E IL PROCESSO DI RIFORMA REGOLATORIO CREANO CONDIZIONI FAVOREVOLI PER INVESTIMENTI IN SISTEMI DI ACCUMULO. L’ANALISI DI REF-E

Nei prossimi anni al settore elettrico sarà richiesto uno sforzo di rinnovamento importante, per guidare in modo sostenibile la transizione verso gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione delineati a livello europeo e italiano. In questo contesto, nuove opportunità potrebbero rapidamente aprirsi per gli operatori,
in particolare lo sviluppo di risorse volte a garantire la flessibilità necessaria a una gestione sicura ed efficiente del sistema elettrico.

Una delle trasformazioni più rilevanti sarà infatti rappresentata dalla forte penetrazione delle fonti rinnovabili non programmabili nel mix produttivo. Secondo le stime di REF-E, la produzione rinnovabile complessiva potrebbe rivelarsi più contenuta al 2030 rispetto a quanto auspicato dal Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC), ma comunque potrebbe più che raddoppiare nei prossimi venti anni, passando potenzialmente dai 100 TWh del 2020 a 220 TWh nel 2040.

Una variazione così rilevante del mix produttivo, unita alla prevista elettrificazione di alcuni settori chiave quali il trasporto e il riscaldamento e all’efficientamento dei consumi industriali, potrebbe impattaremodo strutturale sugli equilibri attuali dei mercati dell’energia - e in particolare quelli del dispacciamento - attraendo investimenti in nuove risorse di regolazione.

L’investimento in storage richiede revenue stacking
Tra le risorse che potranno contribuire a fronteggiare il crescente fabbisogno di flessibilità, i sistemi di accumulo rivestiranno molto probabilmente un ruolo
centrale: lo storage elettrochimico, in particolare le batterie a ioni di litio, potrà fornire un contributo fondamentale per la gestione della variabilità associata alla crescente produzione rinnovabile.

Fino ad oggi, uno dei principali limiti allo sviluppo è stato costituito dagli elevati costi della tecnologia di accumulo, che comportano la necessità di accedere e massimizzare molteplici revenue stream per garantire la redditività degli investimenti. D’altro canto, le caratteristiche tecniche stesse dello storage elettrochimico consentono di combinare, allo stesso tempo, la fornitura di diversi servizi di rete e quindi la partecipazione a più mercati (il cosiddetto revenue stacking). [...]

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