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Rocca: “Un cantiere responsabile, parlante... e circolare!” Stampa E-mail

Rocca: “Un cantiere responsabile,
parlante... e circolare!”

di Paola Sesti


IL PROGETTO DELLA LINEA FERROVIARIA TORINO-LIONE RACCOGLIE MOLTEPLICI SFIDE. NE PARLIAMO CON MANUELA ROCCA, DIRETTORE SVILUPPO SOSTENIBILE E SICUREZZA DI TELT, IL PROMOTORE PUBBLICO BINAZIONALE RESPONSABILE DELLA SUA REALIZZAZIONE

Un’opera di dimensione europea - finanziata dall’UE al 40 per cento (ma la quota potrebbe salire nel prossimo CEF - Connecting Europe Facility), anello mancante del Corridoio Mediterraneo e prossimo e progetto chiave per l'intermodalità. Stiamo parlando del tunnel di base del Moncenisio che, come gli altri sei trafori alpini (Lötschberg, Gothard, Ceneri, Brenner, Koralm, Semmering) rientra nell'attuazione di un'ambiziosa politica di trasferimento modale legate agli impegni della Convenzione delle Alpi ed essenziale per la strategia europea di riduzionedelle emissioni di CO2.
TELT Tunnel Euralpin Lyon Turin è il promotore pubblico binazionale responsabile della realizzazione e della gestione della sezione transfrontaliera della linea ferrovia merci e passeggeri Torino-Lione, che si estende per 65 km, dalla Val Susa alle Murienne. Al centro si trova il tunnel di base del Moncenisio, lungo 57,5 km.


Un cantiere unico che raccoglie molteplici sfide: il rispetto di tempi e costi, la lotta alla corruzione (la Torino-Lione è il primo caso di applicazione della normativa antimafia a livello transnazionale), il coinvolgimento dei territori e l'attrazione alla salute dei cittadini, la tutele dell'ambiente. In una parola: sostenibilità. E proprio di queste sfide, legate a uno sviluppo realmente sostenibile a all'economia circolare, parliamo con Manuela Rocca, Direttrice Sviluppo Sostenibile e Sicurezza di TELT.

Il vostro impegno per la sostenibilità non nasce oggi. Ha una storia, si può dire sia venuto alla luce assieme al cantiere
È proprio così. Competività, legalità e attenzione all'ambiente - aspetti anche culminati nell'adesione al Global Compact nel 2015 - hanno sempre guidato il progetto. Una visione che ha richiesto una rigorosa organizzazione di tutti i processi legati all'opera attorno ai tre pilastri della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Non solo un atto formale ma una scelta che ha permeato tutto il percorso ed è diventata misurabile attraverso le rendicontazioni allo stesso Global Compact e il bilancio di sonstenibilità che TELT pubblica del 2018 in maniera volontaria, secondo gli Standard GRI internazionali.
Sottolineo altri due aspetti: la confittualità che ha accompagnato la realizzazione della Torino-Lione in Italia ha parzialmente contribuito a tenere sempre alta la vigilanza sugli aspetti ambientali e a creare un sistema di gestione ancora più rigoroso di quanto previsto dalle norme. E la visione binazionale del promotore pubblico, unita alla mobilitazione di alte professionalità a eminenze accademiche del settore sostenibilità, hanno rafforzato la capacità dell’opera di porsi come stimolo per l’innovazione. [...]

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