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Passante: "E-mobility? Spostiamo il baricentro sull’intera catena dell’energia" Stampa E-mail

Passante:“E-mobility? Spostiamo il baricentro sull’intera catena dell’energia”

di PAOLA SESTI


Un numero crescente di città inizia a considerare il vettore elettrico per la propria rete di trasporto.
Ma per introdurre questa soluzione nel più ampio e complesso sistema di mobilità urbana non basta acquistare uno o più
e-bus e nemmeno elettrificare un’intera linea o tutta la flotta..
.


In una città come Milano, per esempio, si parla di convertire in elettrico tutti gli autobus urbani e l’impatto della ricarica di 1.200 mezzi sulla rete di distribuzione cittadina non sarà certamente trascurabile... Per non disperdere o sprecare risorse preziose è fondamentale quindi impostare una strategia di mobilità urbana. Per un trasporto pubblico locale davvero sostenibile serve un approccio sistemico.


Parte da questo spunto la chiacchierata con Filippo Passante, Operating Unit Manager per l’Italia della business unit Grid Integration di Hitachi ABB Power Grids. “Sì, alla mobilità – a maggior ragione se elettrica – serve proprio un punto di vista sistemico. E per essere aiutata ad adottare questo criterio, la città o l’azienda che gestisce il trasporto pubblico locale (tpl) ha bisogno di intelocutori che adottino lo stesso metodo, che abbiano una competenza su tutta la catena integrata dell’energia: come la produci, come la integri, come la eroghi”.


Qual è quindi l’obiettivo che ci si deve porre quando si parla di mobilità elettrica urbana?
A mio modo di vedere, è corretto partire da una premessa: per affrontare la conversione ad elettrico dei trasporti rapidi di massa non esiste un’unica tecnologia che vada incontro alle esigenze di ogni gestore di tpl. Perché non tutte le soluzioni vanno bene per tutti. È necessario passare a un approccio più olistico su tutta la catena della mobilità, con una logica di sistema. Trasportare in modo efficiente una grande quantità di persone: è questo il
core business del trasporto rapido di massa. L’operatore del tpl deve spostare persone, non acquisire tecnologia.
Per questo, pensando alle soluzioni di mobilità elettrica da proporre ai nostri clienti, ci ha aiutato adottare un punto di vista sistemico che non piega le esigenze del servizio del trasporto alla tecnologia, ma fa il contrario. Abbiamo cambiato il paradigma del
tpl elettrico a batteria: spostiamo l’energia dal mezzo alla linea. Ma occorre fare un piccolo salto indietro nel tempo...

Infatti. Perché se Hitachi ABB Power Grids nasce nel luglio 2020, l’azienda non approccia oggi per la prima volta il tema della mobilità elettrica nei trasporti di massa. È una storia quasi decennale...

Sì, risale al 2013 la prima introduzione di soluzioni innovative di ricarica ultrarapide per e-bus con la sperimentazione nella città di Ginevra di un progetto che non è azzardato definire rivoluzionario. La soluzione tecnologica – Grid-e- Motion™ Flash, precedentemente conosciuta col nome TOSA – consente una ricarica ultraveloce (flash, appunto) ad alcune fermate, ottimizzando i costi operativi e la disponibilità per gli operatori della flotta. Il principale vantaggio del sistema è che consente di effettuare la sostituzione 1:1 dei mezzi, passando da un bus diesel a uno elettrico senza perdere in capacità di trasporto. Il bus elettrico rimane uguale: 18 metri, 90 kWh di batteria e circa 150 persone a pieno carico, indipendentemente dalla lunghezza della linea. Quello che cambia è l’infrastruttura lungo la linea, e nemmeno tutta.

Un “filobus” con una “linea puntiforme” di ricarica... È solo una affascinante teoria o si tratta di una realtà sperimentata?

La linea 23 di Ginevra è stata inaugurata a dicembre 2017 con due autobus elettrici da 18 metri (con una capacità di trasporto di 133 passeggeri cadauno) per arrivare a 12 mezzi a marzo 2018. Oltre 600.000 sono stati i chilometri percorsi ogni anno. Le batterie di bordo dei bus elettrici sono ricaricate – nel tempo record di 20 secondi – direttamente nelle 13 fermate selezionate (su un totale di 50 fermate), dotate di ricarica flash da 600 kW, utilizzando il tempo di sosta necessario alla discesa e salita dei passeggeri. In più ci sono 3 stazioni di ricarica da 400 kW, collocate ai diversi capolinea, dove nel tempo di sosta tra una corsa e l’altra (ovvero in 4-5 minuti) si ottiene la ricarica completa della batteria del mezzo. A queste si aggiungono 4 stazioni di ricarica a deposito da 50 kW. Insomma, garantiamo stessi orari, frequenza, quantità di passeggeri, flessibilità e numero di mezzi di una flotta diesel… ma con bus elettrici a batteria!

Addio a catenarie, batterie grandi e pesanti, limiti di autonomia e di programmazione, nonché emissioni e rumore...

La soluzione di ricarica Grid-e- Motion™ Flash per linee di autobus ad alta frequenza e alta capacità (mezzi da 18 e 24 metri) renderà tutto questo un ricordo del passato. E aggiungo che, selezionando le tecnologie appropriate e garantendo una gestione energetica ottimale, il sistema può far risparmiare fino a 1.000 tonnellate di CO2 su una linea che copre circa 600.000 chilometri l’anno. Inoltre, i costi infrastrutturali del sistema Grid-eMotion™ Flash sono del 30 per cento inferiori a quelli di una equivalente linea filobus. [...]

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