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Il contributo di una soluzione non punitiva ai target 2030 Stampa E-mail

Il contributo di una soluzione
non punitiva ai target 2030

di MARCO BORGARELLO, LORENZO CROCI, MARIA GAETA / RSE


Gli sfidanti obiettivi della decarbonizzazione delineati dal PNIEC richiedono di adottare misure per ridurre i consumi di combustibili fossili in tutti i settori, promuovendo l’adozione di tecnologie e comportamenti efficienti e favorendo la diffusione delle fonti rinnovabili.

Circa il 60 per cento dell’obiettivo di riduzione dei consumi previsto dal PNIEC al 2030 sarà a carico del settore civile (residenziale e terziario), anche in considerazione dell’ampia diffusione del costruito sul territorio (circa 24 milioni di abitazioni stabilmente occupate) e dalla vetustà degli edifici (una buona metà del patrimonio residenziale ha superato il mezzo secolo) cui corrisponde una scarsa efficienza.

È una “miniera d’oro” da scavare, ma il buon risultato non è scontato: le misure di decarbonizzazione adottate, infatti, devono tener conto dell’elevata dispersione sul territorio e, quindi, della difficoltà di monitorarne capillarmente l’efficacia, devono riuscire a modificare i comportamenti degli utenti e convincerli ad agire nella direzione del risparmio e dell’efficienza.

In tal senso, le pompe di calore possono costituire una sorta di
deus ex machina del problema: esse agiscono su una fetta significativa dei consumi energetici del settore e, quindi, possono essere efficaci rispetto all’obiettivo, hanno una buona accettabilità da parte degli utenti e sono efficaci e sostenibili.

Attualmente, infatti, circa il 70 per cento del consumo energetico del settore civile è destinato al tema della climatizzazione; una quota importante e destinata a crescere come inevitabile misura di adattamento ai fenomeni estremi del clima indotti dai cambiamenti climatici in atto.
Questo aspetto di
mitigazione contribuisce, inoltre, a identificare la pompa di calore come una tecnologia non punitiva, in grado cioè di favorire e migliorare il comfort degli ambienti senza chiedere in cambio nessun particolare sacrificio, in quanto si delega alla tecnologia il compito di essere efficiente e rinnovabile. Sarà poi, ovviamente, un dovere dell’utente avere una gestione efficiente del sistema, ma è un obiettivo di educazione e sensibilizzazione perseguibile. […]

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