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Climatizzazione: verso un uso più efficiente del vettore elettrico Stampa E-mail

Climatizzazione: verso un uso
più efficiente del vettore elettrico

di TOMMASO FRANCI / responsabile energia Amici della Terra


Nell’anno di presentazione del PNIEC gli Amici della Terra e Assoclima hanno voluto intraprendere insieme una campagna specifica sul ruolo delle pompe di calore in chiave degli obiettivi 2030.

Si tratta dell’ultima tappa di un percorso di confronto e collaborazione sulle politiche energetico-ambientali che prende il via nel 2007 con la campagna Efficienza Italia, divenuta poi #primalefficienza nel 2016, anche in linea con l’impostazione Clean Energy Package della UE per i nuovi obiettivi 2030.
Gli Amici della Terra individuarono già allora la necessità di privilegiare l’efficienza energetica e le fonti rinnovabili termiche nelle politiche energetico-ambientali, che in Italia sono state sbilanciate (a partire dalle risorse stanziate in termini di incentivi) sul solo ruolo delle rinnovabili elettriche intermittenti, e che rischiano di esserlo ancora.

In questa prospettiva emerge chiaramente come la pompa di calore sia una tecnologia chiave nella climatizzazione degli edifici, tanto del residenziale quanto del terziario, per il conseguimento di importanti obiettivi di miglioramento dell’efficienza energetica e per la diffusione dei consumi di fonti rinnovabili, come riconosciuto dalla direttiva UE già nel 2009.
In questo percorso gli Amici della Terra sono stati l’unica associazione ambientalista che dal 2015 ha individuato come strategica la battaglia per il superamento della progressività della tariffa elettrica per le utenze domestiche, allo scopo di eliminare una distorsione che penalizzava le opportunità ambientali offerte dalle pompe di calore e dagli usi efficienti del vettore elettrico. Una battaglia vinta, ma con un percorso di riforma che deve essere ancora completato.


L’8 gennaio il Governo ha inviato a Bruxelles la proposta di Piano Nazionale Integrato Energia e Clima per l’Italia. Oltre alla consultazione del MiSE, il Governo ha avviato a inizio 2019 anche la procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), che dovrebbe consentire una partecipazione più qualificata sui risvolti ambientali del PNIEC.

Il secondo semestre del 2019 sarà quindi decisivo per porre le basi del nuovo ciclo di politiche energetico-ambientali 2020-2030 della UE, che richiedono in Italia un salto di qualità del processo di decarbonizzazione dei consumi degli edifici, per i quali ogni Paese dovrà formulare una specifica strategia di riqualificazione energetica di lungo periodo (2050), come richiesto dal nuovo articolo 2 bis della direttiva UE sulla prestazione energetica nell’edilizia.
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