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Smart mobility: soluzioni alternative a confronto Stampa E-mail












di MARCO BORGARELLO / RSE Spa

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Circa il 72 per cento della popolazione europea vive, lavora e si muove all’interno di aree metropolitane. Proprio a partire dal tessuto urbano, occorre quindi individuare un nuovo equilibrio tra domande di mobilità efficiente, qualità della vita, protezione ambientale, tutela della salute.















La via prevalente per conseguire tali obiettivi passa attraverso la definizione di un nuovo paradigma che induca a “spostare” la mobilità individuale (circa l’80 per cento del trasporto attuale) verso un più efficiente sistema collettivo. È opportuno che tale passaggio sia governato da misure di interventi infrastrutturali e di governance, scelte e realizzate sulla base di un criterio di efficacia, valutato come rapporto fra benefici attesi (risparmio energia, risoluzione problemi ambientali e di mobilità) e relativi costi (investimenti, gestione, disagio e riduzione del comfort).

RSE ha sviluppato uno specifico studio per analizzare possibili soluzioni di evoluzione della mobilità urbana. Tali misure sono state “provate”, attraverso una simulazione modellistica, sull’area metropolitana di Milano, scelta perché rappresentativa di un sistema complesso di mobilità e per l’ampia disponibilità di dati e di informazioni. Inoltre, è già provvista di una forte infrastruttura di trasporto pubblico, con un’offerta urbana e interurbana di autobus e filobus su gomma, tram, metro e treno su rotaia.

Considerando come “scenario base” un qualsiasi giorno feriale, circa il 62 per cento della mobilità è assicurato dal trasporto individuale (di cui il 96 per cento da automobili), il 25 per cento da trasporto collettivo, prevalentemente pubblico, e il restante 13 per cento da spostamenti non motorizzati (a piedi e bici). Come creare una discontinuità rispetto allo stato dell’arte verso una mobilità più sostenibile?

RSE ha ipotizzato una serie di misure, sia lato mobilità collettiva sia individuale, un po’ nella logica del bastone (vincoli e restrizioni) e della carota (maggiore offerta di trasporto e facilitazioni), che vanno dall’irrobustimento e potenziamento infrastrutturale dell’attuale sistema di trasporti pubblici, all’individuazione di soluzioni di policy, quali la riduzione del costo dei biglietti di trasporto pubblico, la chiusura al traffico delle auto private a zone della città, l’allargamento del parcheggio a pagamento.
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