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Incertezza dei mercati? Istruzioni per l’uso Stampa E-mail











di MASSIMO VENTURA
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Transizione energetica sì, ma incertezza nei tempi e nei modi. Questo è, nell’essenziale, il messaggio emerso dallo European Energy Workshop, l’annuale incontro promosso da Axpo che si è tenuto a Madrid.















Durante il convegno (a cui hanno partecipato circa 80 aziende in rappresentanza sia dei grandi consumatori sia dei produttori indipendenti) si sono susseguiti gli interventi di esperti del settore e di rappresentanti dell’area trading e origination dell’operatore svizzero oggi attivo in 30 mercati europei e negli Stati Uniti.

Pedro Linares, professore alla Università Pontificia Comillas di Madrid, ha esordito dipingendo un quadro a forti chiaroscuri, dove le variabili dettate dagli sviluppi regolatori, l’adozione di nuove tecnologie e la disponibilità di investimenti condizionano le tempistiche del processo di trasformazione del mercato. “L’efficienza energetica dal lato dei consumi e la decarbonizzazione della produzione sono avviate, ma è la velocità con cui si svilupperanno ad essere una questione aperta”, ha spiegato Linares.
“Gli scenari descritti da prestigiosi centri di ricerca sono estremamente variabili e contraddittori: si ipotizza alternativamente una rinnovata crescita delle emissioni favorita dalla ripresa economica o una drammatica flessione per nuove politiche sull’ambiente e sulle rinnovabili. Sicuramente ogni scenario prevede benefici e costi che andranno a determinare il prezzo del MWh nei prossimi anni”.

Fino ad oggi tale valore appare ancora in crescita, ma c’è chi coglie già i segnali di un rallentamento, come Andy Sommer del team market Analytics di Axpo Trading. “Nonostante la crescita delle rinnovabili, gli ultimi 12 mesi sono stati caratterizzati dalla salita dei prezzi dei combustibili fossili, anche oltre il 50 per cento, che hanno spinto al rialzo il prezzo dell’energia. Tuttavia, nel medio periodo questo trend rialzista verrà probabilmente congelato dalla nuova capacità produttiva di shale gas americano e dalla disponibilità dell’OPEC a compensare le limitazioni all’esportazione iraniana”.

“Anche la mobilità elettrica - prosegue Sommer - impatterà sui consumi di carburanti fossili con effetto crescente e questo si rifletterà sul loro prezzo sul mercato. In prospettiva, quindi, il prezzo dell’energia nel medio termine è previsto stabilizzarsi ma crescerà la volatilità, ovvero l’oscillazione nel breve periodo”.
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