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di DAVIDE CANEVARI
La mobilità elettrica non è una soluzione riservata all’utente privato. Al contrario, è proprio nel trasporto pubblico locale che sta “facendo i numeri”. Lo conferma un rapporto elaborato dall’UITP (Union Internationale des Transports Publics) con sede a Bruxelles.
Lo studio - denominato ZeEUSeBus Report - afferma che già nel 2030 gli elettrici potranno rappresentare il 50 per cento del mercato degli autobus urbani in Europa.
Un obiettivo che appare decisamente più sfidante rispetto a quanto previsto per le auto. “La transizione dal diesel all’elettrico in Europa - commentano gli esperti dell’UITP - potrà dirsi compiuta nel giro di una decina d’anni. Già oggi 19 aziende di trasporto pubblico locale, attive in 25 città europee, hanno ufficializzato uno o più programmi di sviluppo della e-mobility entro i prossimi due anni. Lo stesso hanno fatto altri 18 centri urbani, ponendo l’asticella temporale a quota 2025. Sul lato produzione, infine, entro il 2020 l’offerta da parte dei principali costruttori europei avrà già raggiunto la piena maturità”.
Ma è la Cina, intanto, che sta facendo la differenza. All’inizio del 2017 per le strade della Grande Muraglia circolavano 173 mila autobus elettrici, e le prospettive di ampliamento della flotta sono davvero eclatanti. I piani di sviluppo prevedono infatti uno stanziamento pari a 22,5 miliardi di dollari da qui al 2030!
Per approfondire alcuni aspetti chiave di questa realtà in rapidissimo cambiamento e dalle mille sfaccettature, Nuova Energia ha incontrato il presidente di ABB Power Grids division, Claudio Facchin.
Quali sono le implicazioni della mobilità EV sull’infrastruttura elettrica?
La mobilità elettrica sta cambiando il paesaggio urbano. Più della metà della popolazione mondiale vive in aree urbane e ci aspettiamo che questo numero cresca di altri 2,5 miliardi di persone. Circa il 90 per cento di questa crescita avverrà nelle economie in via di sviluppo, grazie ai vantaggi che le aree urbane offrono alla popolazione. Le città sono il futuro e avranno bisogno di infrastrutture nuove e intelligenti per soddisfare le esigenze dei loro cittadini e delle loro imprese.
Nel contempo, si chiede alle città - nel lungo periodo - di azzerare le emissioni e il contributo all’effetto serra...
Proprio per questa ragione, ripensare a come ci muoviamo è uno dei modi migliori per rendere le città più resilienti e allo stesso tempo per mitigare i cambiamenti climatici.
La ricetta ideale comporterebbe l’utilizzo di energia rinnovabile per alimentare i veicoli elettrici: questo rappresenterebbe un doppio guadagno.
E in termini di infrastrutture?
L’integrazione della domanda aggiuntiva di elettricità pone diverse sfide. L’assorbimento di energia elettrica necessario per ricaricare un’automobile elettrica in casa è quasi il doppio rispetto al consumo standard. In altre parole, un’abitazione privata che ricarica un’auto elettrica generalmente raddoppia la sua domanda di elettricità.
Nelle comunità nelle quali l’utilizzo dei veicoli elettrici è abituale, la rete di distribuzione esistente dovrebbe essere adattata per sostenere il carico aggiuntivo richiesto. Quando l’utilizzo di veicoli elettrici aumenta del 10-20 per cento, potrebbe essere necessario un rinforzo della rete locale. È importante ricordare che l’adattamento dovrebbe essere previsto sia nella rete di distribuzione che in quella di trasmissione.
Cosa, secondo lei, può agevolare la promozione della mobilità sostenibile?
È essenziale che i settori dei trasporti e dell’energia lavorino in sinergia, e che le decisioni politiche e gli investimenti in entrambi i comparti siano strettamente integrati. Poiché la mobilità elettrica diventa sempre più ampiamente adottata come tecnologia di supporto primaria, sarà sempre più necessario investire in infrastrutture per supportare e consentire questa transizione.
Nuove soluzioni che prevedono la ricarica intelligente e la tariffazione variabile potrebbero limitare la necessità di rafforzare la rete e contribuire all’integrazione delle energie rinnovabili. Esistono già varie strategie di ricarica intelligente che possono contribuire ad una rapida adozione della mobilità elettrica, ma per renderla reale saranno comunque necessarie cooperazione e incentivi.
Qual è il contributo che la mobilità sostenibile può dare nello sviluppo delle città intelligenti?
Chi pianifica le città intelligenti ha iniziato ad abbracciare il trasporto sostenibile come un modo alternativo di rendere le città più efficienti, luoghi migliori in cui vivere e più rispettose dell’ambiente. Un modo efficace per supportare iniziative e obiettivi di smart city consiste nell’utilizzare la tecnologia per monitorare, ottimizzare e controllare i sistemi e le infrastrutture essenziali in modo più intelligente e integrato.
Che tipo di tecnologie e sviluppi ABB ha previsto in queste aree?
ABB copre una posizione privilegiata in grado di offrire l’intera gamma di tecnologie a supporto della mobilità elettrica; partendo dal punto di ricarica, passando per l’infrastruttura di rete e arrivando alla fonte di alimentazione, l’automazione e il controllo della catena del valore sono assicurate dalla piattaforma digitale ABB AbilityTM.
Come leader mondiale nel settore delle infrastrutture a supporto dei veicoli elettrici, ABB offre una vasta gamma di soluzioni per auto elettriche, autobus ibridi ed elettrici così come soluzioni di elettrificazione per navi e per il settore ferroviario.
Saliamo a bordo di un autobus...
Tra le infrastrutture di mobilità intelligenti che offriamo c’è TOSA, il nuovo sistema di autobus elettrico alimentato con batterie di grande capacità. ABB conta su anni di esperienza nella creazione, installazione e manutenzione di infrastrutture di ricarica, incluse diverse reti di caricatori nazionali; quindi TOSA – per noi – riveste una naturale evoluzione della nostra esperienza.
Gli autobus TOSA sono silenziosi, flessibili e a zero emissioni, sono abilitati per la ricarica ultraveloce presso le fermate selezionate, e necessitano di soli 20 secondi per caricare le batterie fino alla fermata successiva. Questa soluzione riduce l’assorbimento di energia dalla rete elettrica di un decimo rispetto a quanto sarebbe altrimenti necessario. Il bus elettrico TOSA è attualmente in funzione a Ginevra e a breve percorrerà le strade di Nantes.
In occasione del World Economic Forum di Davos (23-26 gennaio) i residenti della cittadina svizzera e gli ospiti del WEF sono potuti salire a bordo del pionieristico TOSA. Quali sono stati i giudizi e le reazioni?
TOSA ha riscosso un grande successo. Davos ha rappresentato la prima occasione nella quale TOSA è stato utilizzato in un ambiente alpino ed è stato quindi testato nelle condizioni invernali più rigide. È stato accolto molto bene dalla popolazione locale. Studenti entusiasti hanno encomiato l’idea del trasporto sostenibile.
Una persona anziana si è detta entusiasta nel rilevare che aziende come ABB stiano lavorando per mantenere inalterata la bellezza di cittadine così caratteristiche, anche a vantaggio delle generazioni future. Politici e altri delegati presenti al Forum hanno potuto vedere e conoscere la tecnologia innovativa in azione.
Altre soluzioni?
Il portafoglio di ABB nel settore del trasporto a lunga distanza e nel trasporto di massa include tecnologie che facilitano le connessioni di rete e sistemi di accumulo e recupero dell’energia, che consentono di recuperare energia in fase di frenatura.
Mobilità intelligente significa anche porti intelligenti. Per ridurre al minimo l’impatto ambientale dovuto all’aumento del traffico merci e passeggeri e alla presenza di norme sempre più severe sul controllo delle emissioni, ABB offre un’unica interfaccia per l’elettrificazione completa dei porti e per l’integrazione nella rete, conforme alle specifiche tecniche e agli standard accettati in tutto il mondo.
ABB Formula-E. Perché avete deciso di sponsorizzare il mondiale FIA riservato alle auto elettriche?
Ad oggi la Formula E è una delle innovazioni più eccitanti nel trasporto sostenibile e nello sport, e rappresenta un naturale incontro tra due pionieri della tecnologia e dell’elettrificazione. Per noi, questo incontro è perfettamente allineato all’impegno di ABB di far progredire il mondo senza consumarlo in piena sostenibilità e si adatta perfettamente anche al nos tro spirito pionieristico e al nostro impegno verso l’innovazione.
Formula E funge da piattaforma competitiva per sviluppare e testare le tecnologie di elettrificazione e digitalizzazione rilevanti per l’e-mobility, contribuendo a perfezionare il design e la funzionalità dei veicoli elettrici e dell’infrastruttura, nonché le relative piattaforme digitali. Unendo le forze, ABB e Formula E saranno posizionate in modo ideale per ampliare i confini della mobilità elettrica.
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