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Alla e-mobility manca una carta per fare poker Stampa E-mail











di MARCO BORGESE / junior energy analist AIEE
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I veicoli elettrici rappresentano una scommessa per il futuro. Già oggi, a ben vedere, sono molti i vantaggi nel possedere un’auto elettrica: transito libero nelle ZTL, annullamento dell’inquinamento acustico, emissioni di CO2 ridotte, risparmio del carburante...


Source: taxrebate.org












Tuttavia, nonostante questo paniere di plus, in Italia i veicoli elettrici stentano a decollare. La causa principale di tale insuccesso risiede nell’insufficiente rete di infrastrutture di ricarica, punto fondamentale di tale mercato.
Nel 2016 in Italia sono state vendute 1.370 auto elettriche. Ben al di sotto delle eccellenze europee, considerando che la Francia - sempre in riferimento al 2016 - risulta essere in prima posizione con 27.307 auto elettriche vendute. In seconda posizione troviamo la Norvegia con 24.221 unità, in terza la Germania con 13.621.

Un dato significativo è l’aumento del 132 per cento delle vendite nel 2016 in Austria rispetto all’anno precedente. Lo stesso valore già segnalato per la Norvegia (considerando che il mercato interno della mobilità nella nazione scandinava è nettamente inferiore in termini dimensionali a quello francese o tedesco) appare di rilievo assoluto. Al momento gli incentivi sull’acquisto di un’auto elettrica rappresentano la leva in assoluto più determinante.
Gli altri vantaggi elencati in precedenza sembrano non attrarre più di tanto i consumatori che, tutt’ora, nella maggior parte dei casi continuano ad optare per l’acquisto di un veicolo a motore termico o ibrido.
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