IL GIORNALIERO | Nonostante una bolletta da paura, la pubblica illuminazione fa paura! |
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.3 FEBBRAIO 2017. - Non è propriamente la paura del buio nella sua declinazione infantile... Più che altro si tratta del disagio e del timore di trovarsi in un luogo pubblico mal illuminato o del tutto privo di luci. Ne soffrono, secondo una recente indagine Gewiss-Censis, milioni di italiani. Una patologia che sembra difficile da spiegare, considerando la bolletta dei Comuni alla voce illuminazione pubblica: 1 miliardo di euro, poco meno di 19 euro per singolo cittadino! In assoluto il valore più elevato in Europa.
Il consumo annuo pro capite per illuminazione pubblica in Italia è pari a 107 kWh, oltre il doppio della Germania (50 kWh), della Gran Bretagna (42 kWh) e un terzo in più della Francia. Con questi valori le nostre piazze e i nostri parchi dovrebbero essere illuminati a giorno come la vetrina di un atelier di alta moda...
E invece, come già accennato, comunicano un forte senso di disagio (negli ultimi 12 mesi 29,3 milioni di italiani si sono sentiti insicuri in un luogo pubblico a causa della scarsa illuminazione) o addirittura generano un forte malessere (6 milioni di cittadini hanno evocato la paura del buio).
In particolare, quasi il 69 per cento del campione interpellato assegna alle strade extraurbane il bollino rosso delle aree peggio illuminate; a seguire, giardini, parchi e parcheggi (58 per cento).
E non è solo una questione di spazi aperti. Anche gli ospedali finiscono nell'ombra (oltre 9 milioni di pazienti, nell'ultimo anno, si sono lamentati dell’illuminazione in corsia) e lo stesso vale per le scuole (2,6 milioni di genitori di alunni) anche se il problema sembra essere vissuto più che altro nel Sud del Paese.
Dai numeri ai buoni propositi, gli esperti di Gewiss commentano: “È fondamentale ripensare un servizio di illuminazione pubblica che tenga in considerazione la sicurezza dei cittadini, la qualità estetica e funzionale degli spazi e nuovi vincoli di bilancio”.
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