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Il 2017 rischia di essere un anno di svolta epocale Stampa E-mail

Torna al sommario di Roberto Napoli


Source: UN

Per le questioni energetiche l’anno che sta per iniziare rischia veramente di innescare una svolta epocale; a trainarla non saranno - in prima istanza - le innovazioni tecnologiche, bensì le decisioni politiche. Bisogna prendere atto che due tra i maggiori protagonisti (USA ed Europa) stanno prendendo direzioni completamente opposte...


...nonostante l’apparente coesione internazionale celebrata dai volenterosi accordi della COP21 (Parigi, dicembre 2015) sulle azioni contro i cambiamenti climatici.
Gli accordi di Parigi sono stati già ratificati da più di 55 Paesi (USA inclusi) e ciò, secondo quanto stabilito, ha fatto scattare automaticamente l’entrata in vigore operante e vincolante. Ciò significa che formalmente dalle parole bisognerebbe cominciare a passare ai fatti, stabilendo norme, tempistiche e investimenti.


La successiva Conferenza ONU COP22 di Marrakesh (novembre 2016) sul cambiamento climatico si è conclusa enfaticamente affermando che “nothing can stop the climate action!”.

Poiché “il nostro clima si sta riscaldando a un tasso allarmante e senza precedenti e noi abbiamo il dovere urgente di dare una risposta con uno slancio irreversibile (…) guidato non solo dai governi, ma dalla scienza, dal business e dall’azione globale di tutti i tipi a tutti i livelli”, ne consegue che “il nostro impegno ora è accrescere rapidamente quello slancio, insieme, muovendoci in avanti deliberatamente per ridurre le emissioni di gas serra e per sostenere gli sforzi per l’adattamento, quindi favorendo e sostenendo l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi obiettivi di sviluppo sostenibile. Noi chiediamo il più alto impegno politico per combattere il cambiamento climatico, come una questione di priorità urgente”.

A perturbare questo consenso generale è però arrivata l’elezione di Trump. Il nuovo inquilino della Casa Bianca ha più volte sostenuto che tutte le discussioni sul riscaldamento globale di origine antropica sono un bunch of bunk, ossia un mucchio di sciocchezze.
Ciò rinvigorisce in qualche modo l’intima convinzione che sia un atto di superbia assai azzardato ritenere che l’uomo possa mettere in campo forze paragonabili a quelle della natura. Epperò è un dato di fatto che la temperatura cresce a velocità prima sconosciute e qualcosa dobbiamo fare.[...]

©nuovaenergia

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