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L'addestramento specialistico lungo il Po Stampa E-mail

di Pino Soressi

Quando si parla di Addestramento specialistico, (ADS), ci si riferisce a quella particolare struttura creata all’interno della Divisione produzione di Enel per garantire una formazione continua al proprio personale, sia neoassunto sia in servizio, riferita a tutti i campi della produzione. L’origine della localizzazione di questa struttura si può forse far risalire all’esigenza di avere, a poca distanza dalla costruenda centrale nucleare di Caorso, una sede di formazione continua del personale degli impianti nucleari. Proprio all’interno dell’edificio di ADS fu installato il simulatore nucleare per la centrale nucleare di Alto Lazio (Montalto di Castro), su cui fu addestrato il personale ad essa destinato, unitamente a quello delle centrali nucleari spagnole. L’ingloriosa sorte del programma nucleare italiano mise purtroppo fine a quest’ultima fase.
Ma l ’ADS come struttura non era solo responsabile della formazione del personale Enel, bensì anche di tutte quelle aziende di produzione private - italiane e straniere - che ritenevano utile e necessario assegnare queste attività formative a un soggetto che godeva di un’esperienza unica in materia, e non solo a livello nazionale.Occorre infatti ricordare che, fino all’anno 2000 circa, a questa realtà aziendale erano assegnati anche i compiti di formazione del personale,assistenza all’avviamento e all ’esercizio,assistenza nelle attività di manutenzione e supporto organizzativo e gestionale, per le aziende estere che ne facevano richiesta.
Alla sede di Piacenza, che ospitava la direzione nazionale di ADS, facevano capo le altre sedi distaccate, dislocate sul territorio nazionale:

  • scuola di Piacenza, anche sede della direzione;
  • scuola di Lecco;
  • scuola di Gualdo Cattaneo (Perugia);
  • scuola di Civitavecchia;
  • scuola di Melilli (Siracusa).

Piacenza,comunque,restava la sede delle principali attività formative e di specializzazione, data la straordinaria dotazione di mezzi informatici d’avanguardia e di un’aula magna completamente attrezzata per seminari anche multilingue, con cabine di traduzione simultanea. Molto del personale docente, e la maggior parte del personale tecnico inviato in Italia e all’estero per attività di consulenza e supporto, era “chiesto in prestito” direttamente alle centrali di produzione. Il contatto con realtà tecnico-impiantistiche e gestionali diverse garantiva un aggiornamento continuo della professionalità del personale inviato in missione,che si riversava poi sugli impianti di appartenenza dello stesso.
Come già accennato, presso la sede nazionale di ADS risiedeva, e risiede tuttora,la Scuola di Piacenza vera e propria. Come tutte le altre sedi, anche quest’ultima si è andata specializzando nel tempo in alcune specifiche attività.
Una delle più importanti come livello di addestramento e come mole di lavoro conseguente è stata quella di fornire ai nuovi assunti, soprattutto diplomati e laureati, alcune settimane formative e informative sull’azienda Enel, sulla sua struttura societaria, sull’organizzazione territoriale, sulle specifiche funzioni delle diverse unità produttive e gestionali. Ma il fiore all’occhiello di questa struttura è stato lo sviluppo di simulatori di esercizio per gli impianti termoelettrici, sull’esempio del simulatore della centrale nucleare di Alto Lazio.
Stupisce, ma non più di tanto, la grande professionalità del personale, sia della scuola che di altre unità specialistiche dell’azienda, che dopo aver collaborato con la società fornitrice alla realizzazione del simulatore nucleare, è stato in grado di realizzare la progettazione e il software di gestione dei simulatori termici, mantenendo gli stessi aggiornati mano a mano che la tecnologia evolveva nel tempo. La possibilità di fruire di questi sofisticati simulatori di esercizio portò a Piacenza, almeno fino a qualche anno fa, centinaia di tecnici da aziende elettriche di tutto il mondo. A questo punto è d’obbligo un inciso sulla triste storia del simulatore nucleare. L’avvio della costruzione e poi dell’esercizio della centrale nucleare di Caorso imponeva l’addestramento del personale di esercizio della stessa su di un impianto pressoché identico. A questo fine, il personale stesso fu inviato presso un impianto nucleare spagnolo e presso la sede centrale statunitense della General Electric, fornitrice del reattore.
Visti gli enormi costi di queste missioni formative, riguardanti alcune centinaia di persone, e nella previsione di un ripetersi della stessa necessità, Enel decise di dotarsi di un proprio simulatore, con il banco comandi identico a quello che doveva essere installato in centrale. Il software di gestione, le logiche di comando e controllo, le misure e le procedure di sicurezza furono prodotte dal fornitore con la continua consulenza del personale Enel. Il simulatore fu così installato presso la sede ADS di Piacenza, in una zona dell’edificio totalmente dedicata alla parte nucleare. Purtroppo,questo enorme dispendio di risorse partorì una meraviglia tecnologica che,a seguito delle decisioni di soppressione del nucleare in Italia, finì dimenticata e mai utilizzata. Negli ultimi anni il simulatore è stato ingloriosamente demolito per far spazio ad attività didattiche di altro tipo.

 
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