COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
De Bellis: "Il settore idrico in Italia? Carpe diem!" Stampa E-mail
Torna al sommario

di Davide Canevari

Non c’è bisogno di scomodare l’antica Roma... ma è innegabile che proprio quello idrico rappresenta il più antico tra i servizi pubblici erogati. Ad oggi, tuttavia, almeno nella situazione italiana questo curriculum sembra rappresentare più un onere che un onore...


Se si parlasse di un anziano signore, potremmo dire che gli acciacchi dell’età sembrano pesare più del valore aggiunto dell’esperienza. Nella maggior parte dei casi nelle imprese italiane dell’industria idrica tende, infatti, a prevalere una sorta di cristallizzazione tecnologica e una scarsa propensione all’innovazione. Nuova Energia ha incontrato Antonio De Bellis - responsabile per la Product Group Service delle linee di business Power Generation e Water di ABB - per approfondire la questione.

Quando si parla di settore idrico o industria idrica a cosa si fa riferimento?
**
Possiamo considerare come settore idrico il ciclo dell’acqua: acquedotti, fognature e depurazione. Come industria, l’insieme delle società di gestione che si occupano di erogare servizi idrici all’utenza.



Non è una definizione un po’ troppo asciutta?

**In effetti, dovremmo iniziare ad ampliare queste prospettive se vogliamo traguardare significativi miglioramenti. Il settore idrico deve poter includere la gestione delle acque meteoriche e delle fognature bianche; nonché l’escursione dell’acqua di falda o dei corsi d’acqua.
Mentre nella definizione di industria idrica è latitante proprio l’industria in senso stretto; chi deve fornire le soluzioni tecnologiche e di automazione necessarie per una gestione più efficiente del processo.


Da dove partiamo in Italia?
** Direi proprio dall’incipit di questo articolo. La longevità di questo servizio pubblico, nel nostro contesto, ha contribuito alla situazione attuale dove permangono forti criticità riguardo le reti e la qualità del servizio, con sostanziali differenze tra le diverse zone d’Italia.
Le reti di distribuzione e gli impianti di depurazione, trattamento e sollevamento fognario sono tipicamente vetusti. Nelle regioni settentrionali una delle minacce principali è l’effetto dell’antropizzazione sulla qualità dell’acqua, mentre nel meridione è prevalente il problema della scarsità di acqua effettivamente disponibile, con discontinuità del servizio. Per quanto riguarda sistemi fognari e depurazione, non vanno trascurate le procedure di infrazione comunitarie che stanno per trasformarsi in sanzioni effettive.[...]

©nuovaenergia

L’ARTICOLO COMPLETO È DISPONIBILE PER GLI ABBONATI.
CHIEDI LA COPIA SAGGIO DELL’ARTICOLO IN FORMATO PDF A RIVISTA_at_NUOVA-ENERGIA.COM

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com