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IL GIORNALIERO | Sudafrica: Ansaldo Energia e Fata concedono il bis con l’impianto di Avon Stampa E-mail

23 SETTEMBRE 2016 - Il mondo ha fame di energia. E nonostante il menu delle rinnovabili sia sempre più ricco e appetibile, pensare di cancellare dalla dieta le fonti fossili, almeno per alcuni decenni a venire, è obiettivamente un’utopia. Soprattutto nei Paesi a più rapido sviluppo della domanda.
A meno di un anno di distanza dall’entrata in funzione della centrale di Dedisa (Port Elizabeth, Sudafrica) da 342 MW di potenza, è diventato operativo il secondo impianto di Avon nell’area di Durban da 685 MW equipaggiato con 4 turbine a gas in configurazione ciclo aperto, alimentate a olio combustibile. Entrambi gli impianti sono predisposti per una futura trasformazione a ciclo combinato con alimentazione a gas naturale. Nonostante la location, il Sudafrica, appunto, la notizia riguarda l’Italia da molto vicino.
Entrambe le centrali sono state infatti realizzate chiavi in mano da un consorzio costituito da Ansaldo Energia, in qualità di leader, e Fata (società del Gruppo Danieli). “L’impianto di Avon - precisa una nota di AEN - fa parte del progetto Peakers Project, promosso dal Ministero dell’Energia sudafricano e assegnato a un Consorzio guidato da Engie, in qualità di indipendent power producer. Ansaldo Energia e Fata, nell’ambito di tale progetto, sono risultati assegnatari della gara per la realizzazione delle due centrali. Il valore totale dei due contratti ammonta a 420 milioni di euro. Ansaldo Energia è risultata anche assegnataria del contratto di manutenzione delle turbine a gas per un periodo di quindici anni.
“Questo consorzio - ha evidenziato Arnaud de Limburg, amministratore delegato di Avon & Dedisa Peaking Power - è stato in grado di trasformare un progetto sfidante in realtà, lavorando insieme per massimizzare gli acquisti locali e lo sviluppo delle competenze delle comunità coinvolte nel progetto”.

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