Clerici: "Italia al top mondiale delle rinnovabili" |
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di Dario Cozzi
L’Italia delle rinnovabili può ricordare il mitico Giano; un Paese dai due volti (forse anche più... ) che sembra sospeso tra passato e futuro.
Durante l’ultima edizione di Power-Gen Europe, che si è svolta a Milano lo scorso giugno, Nuova Energia ha incontrato Alessandro Clerici che in quella sede ha presentato il recentissimo rapporto CESI sullo stato dell’arte delle FER nel nostro Paese.
Da dove possiamo partire?
**Dai numeri direi. Attualmente l’Italia detiene il record in termini di apporto relativo del fotovoltaico (l’8 per cento) alla produzione complessiva di energia elettrica, in uno scenario di overcapacity degli impianti tradizionali di generazione e di indebolimento della domanda complessiva.
Il merito maggiore per il raggiungimento di questo traguardo va soprattutto al sistema di incentivazione attivato negli anni passati.
Senza quel generoso supporto il sistema è tuttavia imploso.
**È vero. A partire dal 2012 la nuova capacità - eolica e fotovoltaica - connessa alla rete è diminuita fino ad arrivare ai 700 MW dello scorso anno, dopo aver raggiunto il boom di 11.000 MW nel 2011.
Dal troppo... al quasi niente! C’è un’altra chiave di lettura dal doppio volto, quella economica.
**Numerosi studi confermano che lo sviluppo del fotovoltaico e dell’eolico contribuisce a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici. E questo ha certamente una grande valenza sociale ed economica.
Inoltre, gli investimenti nelle rinnovabili hanno ridotto la nostra dipendenza dalle fonti energetiche di importazione, promosso uno sviluppo imprenditoriale, creato posti di lavoro e opportunità di export, aumentato la disponibilità di energia elettrica riducendone di conseguenza il prezzo.
Ma...
** Il sostegno allo sviluppo delle rinnovabili ha comportato un aggravio di costi a carico delle bollette pari a 13 miliardi di euro/anno ancora per i prossimi anni.
Quindi, numerose categorie di consumatori non hanno ancora potuto sperimentare una tangibile riduzione della propria fattura energetica.[...]
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