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IL GIORNALIERO | ll drone ideale si merita un 10 in tutte le materie Stampa E-mail

26 AGOSTO 2016 - Una vera rivoluzione potenziale nel settore della trasmissione e distribuzione: l’utilizzo dei droni per la sorveglianza delle linee. È questa una delle novità tecnologiche più interessanti emersa durante i lavori della 46° sessione generale del CIGRE, l’evento che in questi giorni ha richiamato a Parigi più di 3.000 delegati, convenuti da ogni parte del mondo per confrontarsi sulle più recenti evoluzioni e sugli sviluppi delle tecnologie applicate alle reti elettriche.
Michele de Nigris (RSE), spiega così la portata dell’annuncio. “Si è osservato che lo sviluppo di droni - di grandi dimensioni, capacità di carico e autonomia - negli ultimi anni sta modificando le prospettive di sorveglianza delle linee. Gli strumenti di visualizzazione del percorso delle linee, con la valutazione automatica del franco verso terra e verso la vegetazione (ottenibile con sistemi LIDAR), la rilevazione della presenza di difetti fisici (isolatori danneggiati, degradamento dei sostegni, strefolature dei conduttori, eccetera) possibile attraverso l’utilizzo di microcamere ad alta definizione, l’individuazione di punti caldi che possono essere identificati mediante termocamere a raggi infrarossi o dello sviluppo di fenomeni corona, attraverso microcamere a raggi ultravioletti, stanno cambiando la metodologia di sorveglianza”.
Non si tratta di applicazioni futuribili, al confine con la fantascienza. Tanto è vero che sono già stati definiti i principali parametri che dovrebbero caratterizzare il drone ideale che si merita un dieci in pagella in tutte le materie: 10 kg di carico utile, 10 chilometri di autonomia di volo, 10 metri al secondo di velocità di traslazione.

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