di Carletto Calcia
Che i manager siano chiamati a gestire, accanto al business quotidiano, anche il cambiamento, è un fatto ampiamente scontato, dovuto ai continui mutamenti del mondo e dell’economia.
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Lo abbiamo conosciuto in occasione della pubblicazione del volume Il “mio” Tecnomasio (vedi Nuova Energia 2|2016).
A partire da questo numero, Carletto Calcia debutta con una rubrica nella quale promette di riversare oltre 65 anni di esperienza professionale e manageriale nel settore elettro-energetico.*
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In passato tali mutamenti, anche di forte intensità, avvenivano a intervalli piuttosto lunghi, lasciando periodi di tempo sufficienti alla stabilizzazione.
Per le aziende elettromeccaniche, tipici sono stati i due shock petroliferi del 1973 e del 1979 e la vicenda del nucleare.
Oggi i processi di cambiamento risultano fortemente accelerati e dirompenti. Le più recenti indagini a livello mondiale relative al futuro rivelano per esempio che la forte digitalizzazione in corso, relativa a processi e a interfacce di business, costituisce sorgente di preoccupazione per molte aziende tradizionali, che temono attacchi digitali capaci di scompaginare i loro esistenti modelli di business.
Grazie a infrastrutture informatiche, a nuovi componenti tecnologici, e ad un continuo flusso di denaro in venture capital, nuove aziende start-up e realtà collaudate con un forte spirito di attaccanti possono rappresentare seri pericoli per le aziende tradizionali; in sostanza, può essere scompaginata la natura della domanda, della fornitura o di entrambe.
Si possono dunque immaginare due gradi di cambiamento della natura del business: il primo modesto, il secondo estremo.
Nel cambiamento modesto, la domanda risulta in pratica non distorta e si possono promuovere nuovi mercati e trovare nuove vie, meno costose e più facili, per connettere domanda e fornitura. Le capacità di fornitura crescono in modo incrementale. Tuttavia, le aziende manifatturiere e di servizi sono già oggi chiamate a gestire un cambiamento più impegnativo. È il cambiamento estremo. Le aziende, in questo caso, devono fronteggiare nuovi concorrenti e sfruttare nuove opportunità migliorando relazioni e informazioni con il cliente. [...]
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