22 luglio 2016 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | Siamo al top nazionale per volumi complessivi raccolti (mentre il Trentino domina nel dato procapite). Il leggero arretramento del 2015 imputabile essenzialmente a ragioni congiunturali. A livello nazionale non va poi trascurato l’effetto web.
Nella gestione del complesso ciclo dei rifiuti un miglioramento dello 0,5 per cento può sembrare davvero marginale e non degno di nota. Non è così. A ben guardare, anche un decimo di secondo è molto meno di un battito di ciglia; eppure in una gara può fare la stessa differenza che c’è tra una medaglia di legno e una d’oro.
Nel 2015 in Italia la raccolta differenziata di carta e cartone risulta in aumento di mezzo punto percentuale rispetto all’anno precedente; e il risultato si merita una promozione a pieni voti dagli esperti del Comieco. “Negli ultimi 18 anni - fanno notare - la resa procapite è passata da 17 a 52 chilogrammi/abitante-anno. Il tasso di riciclo degli imballaggi in carta e cartone immessi al consumo è passato dal 37 all’80 per cento. Gli spazi di miglioramento si riducono; incrementi che in termini percentuali possono apparire limitati richiedono invece investimenti e impegno sempre più importanti”.
In valore assoluto il guadagno della raccolta è stato pari a 20 mila tonnellate, con il superamento del traguardo dei 3,1 milioni di tonnellate. A livello regionale la Lombardia si conferma al primo posto in valori assoluti con 524 mila tonnellate, mentre il Trentino stravince per la raccolta procapite (80 chili/anno rispetto ai 53,7 dei lombardi).
Proprio la nostra regione ha però segnalato un certo calo nel corso degli ultimi mesi, che merita una spiegazione. “Le 6 mila tonnellate di arretramento in una regione di riferimento a livello nazionale come la Lombardia (meno 1,2 per cento) sono indice di una situazione di sensibilità a fattori economici, che mostrano una contrazione generale della produzione di rifiuti”. Ad essere andata un po’ in affanno, dunque, non è stata la raccolta differenziata, bensì l’economia regionale nel suo insieme, non ancora uscita dalle secche.
E poi... è un po’ anche merito del web, con un effetto che - in questo caso - riguarda l’intera nazione. “Va sottolineata - precisa Comieco - la sostituzione significativa che le tecnologie informatiche stanno portando nel settore dell’editoria e dell’archiviazione dati. In particolare, negli ultimi dieci anni, la produzione di carta grafica ha subito un decremento del 20 per cento: dai 3,4 milioni di tonnellate del 2006 ai 2,7 del 2015). Meno carta comprata, meno carta letta, meno carta gettata via, meno carta recuperata.
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