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GNL? Una scelta "dovuta" nei confronti del territorio Stampa E-mail
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di Paola Sesti






Se una persona tenesse la propria casa perfettamente in ordine, curata e coccolata in ogni particolare, pronta per essere trasferita tal quale nella vetrina di un negozio di arredamento alla moda o su una rivista patinata… e lasciasse poi un paio di ciabatte consunte e un sacco pieno di rifiuti in bella mostra all’ingresso, probabilmente verrebbe considerata un po’ bizzarra. O per lo meno, piuttosto sbadata.


Qualcosa di molto simile succede tuttavia - con una certa frequenza - nel settore del food and beverage. Ci sono aziende attentissime nella selezione delle materie prime impiegate, scrupolose nell’applicare i processi produttivi secondo la tradizione, che pongono la massima cura nella scelta del packaging per ridurre al minimo l’impatto ambientale e promuovere l’impiego di materiali riciclabili... salvo poi soddisfare il proprio fabbisogno energetico ricorrendo a soluzioni tecnologicamente obsolete o a combustibili altamente inquinanti.


Nel cuore della Valtellina, a Lovero, c’è un’azienda diventata negli anni un punto riferimento nel mercato delle confetture, delle marmellate e delle specialità alla frutta... che di pantofole logore lasciate davanti all’ingresso proprio non ne vuole sapere!
Si tratta di Vis: uno stabilimento di 20 mila metri quadrati talmente integrato nel paesaggio da risultare quasi invisibile, 30 anni di crescita costante e una recente conversione al gas naturale liquefatto proprio per ragioni ambientali.
Nuova Energia ha incontrato Giorgio Visini, amministratore delegato di Vis, per approfondire le ragioni di questa scelta.


Ci può descrivere la realtà Vis attraverso alcuni numeri significativi?
_Lavoriamo circa 630 tonnellate di frutta ogni anno e siamo in grado di produrre 2,7 milioni di confezioni.
Negli ultimi anni abbiamo rafforzato la nostra presenza nella grande distribuzione in Italia, e contemporaneamente abbiamo cominciato un percorso di export in Germania, Danimarca, Svizzera, UK, USA, Canada, Russia, fino alla Cina, al Giappone e a Taiwan.


Qual è il fabbisogno energetico di una realtà come la vostra?
_Sia elettrico (in particolare per la corretta conservazione dellematerie prime), sia termico per alcune fasi cruciali del nostro ciclo produttivo (cottura, concentrazione, pastorizzazione). [...]

Forno Bonomi

             
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Giunge al suo terzo appuntamento questa rubrica lanciata all’inizio del 2016 da Nuova Energia con l’intento di presentare alcunecase history dedicate alle applicazioni del GNL in ambito industry. Realizzato in collaborazione con Liquigas, questo spazio vuole essere portavoce e vetrina di storie di valore e dei consensi già ottenuti dal gas naturale liquefatto, nonostante la sua giovane età (almeno per quanto riguarda gli usi finali). Questa tecnologica non rappresenta dunque una soluzione futuribile: è già oggi in grado di stare sul mercato, con indubbie ambizioni da protagonista.
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