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Fiscalità ed efficienza, una relazione da sviluppare Stampa E-mail

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di Vittorio D’Ermo






Da quando la salvaguardia dell’ambiente e il contenimento delle emissioni di gas serra sono diventati obiettivi prioritari delle politiche energetiche di tutti i Paesi, il tema dell’efficienza si sta manifestando sempre più come uno degli strumenti più efficaci per ottenere risultati significativi in tempi rapidi.


La conferenza di Parigi dello scorso dicembre, con la fissazione di importanti traguardi di riduzione delle emissioni di CO2 a livello mondiale, ha impegnato tutti i Paesi in un programma molto ambizioso, raggiungibile non solo con una diversa articolazione dei consumi di energia in fonti primarie e in particolare attraverso lo sviluppo ancor più accelerato delle fonti rinnovabili, ma anche puntando ad una drastica riduzione del rapporto tra consumo di energia prodotta e prodotto interno lordo, ovvero l’intensità energetica.
I risultati finora raggiunti sulla strada della “decarbonizzazione” dei sistemi energetici, promossa a partire dal Protocollo di Kyoto, sono senz’altro incoraggianti ma ci sono ancora molte opportunità da sfruttare.

Tra queste, l’utilizzo delle “riserve” di efficienza note e di quelle potenziali. Lo sfruttamento di queste grandi risorse non è però automatico, ma richiede strumenti sofisticati non diversamente da quanto accade per la valorizzazione delle risorse energetiche tradizionali.

Il nostro Paese ha conseguito risultati significativi sulla strada della riduzione dell’intensità energetica, intrapresa da molti anni, ma soprattutto nel settore industriale dove maggiore efficienza significa, tra l’altro, poter competere sui mercati internazionali e dove l’utilizzo dell’energia è monitorato attentamente per il suo impatto diretto sui costi di produzione.
Molto deludenti, invece, sono ancora i risultati ottenuti nel settore trasporti, anche a causa della sua complessità e dell’estrema polverizzazione dei centri decisionali, dal possessore di un automezzo per trasporto persone e merci ai gestori dei sistemi infrastrutturali come strade, ferrovie, porti e aeroporti. [...]


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