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INFO@COMUNI - Consumo del suolo: la Camera approva il disegno di legge Stampa E-mail











27 maggio 2016 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | L’obiettivo finale è quello di azzerare entro il 2050 il consumo netto del territorio, ma il provvedimento chiama a scelte responsabili e concrete già nel presente. Viene istituito un registro per i Comuni che hanno adeguato gli strumenti urbanistici secondo i criteri e le modalità previste dalla normativa.


Il disegno di legge porta la firma di sei ministeri (Politiche agricole, Attività culturali, Ambiente, Infrastrutture, Affari regionali, Economia) e nasce dopo una gestazione di alcuni anni. E già questo elemento dà un’idea della complessità della materia. L’oggetto è di assoluto rilievo e coinvolge direttamente i singoli Comuni. Tutti, nessuno escluso.
Si tratta del provvedimento per il Contenimento del consumo del suolo ed il riuso del suolo edificato, che il 12 maggio ha tagliato un primo importante traguardo con l’approvazione alla Camera.
L’obiettivo finale è quello di azzerare entro il 2050 il consumo netto del suolo su tutto il territorio italiano. E già qui occorre fare due precisazioni. Il limite temporale sembra lontanissimo nel tempo (fra 35 anni!); in realtà chiama a scelte responsabili e concrete già nel presente. Poi, il fatto che si parli di azzeramento del consumo netto non significa che non si potrà più edificare o destinare a infrastrutture un solo metro quadro di territorio. Vuol dire che per ogni metro quadro “trasformato” o “edificato”, andrà restituito a suolo agricolo o forestale per lo meno un metro quadro precedentemente “cementificato”.
I contenuti del provvedimento possono essere così sintetizzati: “Il riuso e la rigenerazione urbana, oltre alla limitazione del consumo di suolo, costituiscono princìpi fondamentali della materia del governo del territorio. Fatte salve le previsioni di maggiore tutela delle aree inedificate introdotte dalla legislazione regionale, il consumo di suolo è consentito esclusivamente nei casi in cui non esistono alternative consistenti nel riuso delle aree già urbanizzate e nella rigenerazione delle stesse”.
Vengono anche definiti per legge i concetti di suolo, consumo del suolo, superficie agricola, impermeabilizzazione, area urbanizzata, rigenerazione urbana, mitigazione, compensazione ambientale.
È inoltre istituito un “registro in cui sono iscritti i Comuni che hanno adeguato gli strumenti urbanistici comunali secondo i criteri e le modalità previste dalla presente normativa e nei quali non è previsto consumo di suolo o ne è prevista una riduzione del consumo”.
Ora, dopo l’approvazione della Camera, la parola passa al Senato.


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