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Gira e rigira, la maglia nera non passa mai di moda Stampa E-mail

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di Roberto Napoli




È stata dura, ma ce l’abbiamo fatta. Sul versante dell’istruzione, stiamo raggiungendo le code di tutte le classifiche, come evidenziato dal rapporto OCSE Education at glance 2015 sull’istruzione nei vari Paesi del mondo.


Abbiamo guadagnato l’ultimo posto nella percentuale di giovani che conseguono un diploma d’istruzione terziaria: media OCSE 50, Italia 34 per cento. Siamo invece solo al penultimo posto per quanto riguarda gli investimenti sull’istruzione terziaria (0,9 per cento del PIL), battuti solo dal Lussemburgo. In questa classifica al rovescio siamo distanti non solo dalla Germania (1,2 per cento) e dalla Francia (1,4 per cento) o dagli Stati Uniti (2,6 per cento), ma addirittura da tanti altri Paesi assai meno blasonati. Non bisogna disperare: presto conquisteremo l’ultimo posto.

Abbiamo pochi laureati, per di più deprezzati e sottoccupati.
Solo il 17 per cento dei giovani è titolare di una laurea. Il livello di occupazione dei giovani laureati non solo è basso (Italia 62 per cento contro media OCSE 82 per cento), ma per la prima volta è inferiore a quello dei diplomati.
Dove guadagniamo il primo posto è nella classifica OCSE dei giovanissimi (20-24 anni) appartenenti alla categoria NEET (Not engaged in Education, Employment or Training), che in pratica vivono una vita vegetativa di fronte al televisore in attesa di miracoli.[...]

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