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Torna al sommario del dossier di Marco Garbero| direttore efficienza energetica Axpo Italia




In genere si attribuisce la definizione di smart a sistemi o apparati dotati di un coefficiente di intelligenza intrinseco che consenta l’adattabilità a differenti condizioni operative e la massimizzazione della loro efficienza economica.

Non esistono oggi specifici parametri di classificazione, né tantomeno principi di certificazione condivisi. L’entità di intelligenza inclusa in un sistema è quindi ampiamente variabile e, per molti aspetti, di complessa e non univoca valutazione. Inoltre, difficilmente ci troviamo a che fare con reti o impianti di nuova concezione, quanto piuttosto con stratificazioni di livelli più o meno intelligenti, che si sovrappongono a infrastrutture tradizionali.

Possiamo tuttavia individuare alcune caratteristiche in grado di aiutarci ad attribuire un significato più preciso all’attributo smart. In primo luogo, la possibilità di avere coscienza e conoscenza del processo. Il nostro apparato intelligente deve quindi essere decodificabile, monitorabile e sufficientemente prevedibile nella sua attività. Prendiamo, ad esempio, un impianto termico che - grazie a sensori e contatori - sia monitorabile sui principali parametri fisici ed economici.[...]

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