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IL GIORNALIERO | L’Europa festeggia a metà luglio l’Independence Day energetico Stampa E-mail

11 FEBBARIO 2016 - Gli Stati Uniti lo celebrano il 4 luglio ed è la festa nazionale per eccellenza: è l’Independence Day, che commemora l’adozione della Dichiarazione di Indipendenza, nel lontano 1776.
Anche l’Europa dell’energia ha un suo Independence Day, ma a ben vedere c’è ben poco da festeggiare. Cominciamo con il dire che la data varia da anno ad anno - un po’ come la Pasqua - ma si piazza sempre dalle parti di metà luglio. È questo il giorno in cui (simbolicamente) la UE “smette” di importare energia dall’estero e comincia a consumare del suo.
Eurostat ci dice che nel 2014 (ultimo dato disponibile) la dipendenza dell’Unione Europea dalle importazioni di energia è stata pari al 53,4 per cento. In altri termini, ogni 100 Tep consumati 53 e spiccioli sono stati acquistati fuori dai nostri confini, source: PicsyMagSenza fantasticare troppo, trattasi di oil&gas con qualche corredo di carbone, uranio e poco altro. È come se per tutta la prima metà dell’anno (e qualcosa in più), fossimo costretti a bruciare risorse importate, usando le autoctone nei mesi successivi.
È importante sottolineare che questa situazione - nonostante la corsa delle rinnovabili Made in Europe - dura da sempre, e in particolare dal 2004; negli ultimi dieci anni la dipendenza è sempre stata superiore al 50 per cento, con continui piccoli scostamenti al rialzo o in discesa, ma senza un preciso trend al ribasso! - CONTINUA SUL GIORNALIERO DI DOMANI

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