COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
Come “ridisegnare” l’architettura elettrica Stampa E-mail

Torna al sommario

di Roberto Napoli


Come dimostra la COP21 di Parigi sul riscaldamento globale, mai come in questo periodo i temi dell’ambiente e dell’energia sono stati in prima fila nello scenario mondiale. Giustamente, la preoccupazione per le sorti del Pianeta è grande. Non mancano retoriche catastrofiste.


L’IPCC è un organo internazionale costituito nel 1988 dalla WMO (World Meteorological Organization) e dalla UNEP (United Nations Environment Programme) per monitorare regolarmente le basi scientifiche delle previsioni climatiche, fornendo indicazioni sui rischi e sulle opzioni.
Il nodo centrale sta nello stabilire se l’indubbio riscaldamento globale in atto rientri fra i sempiterni fenomeni ciclici naturali o se invece debba essere attribuito alle attività umane. Periodicamente l’IPCC aggiorna le sue previsioni e le sue valutazioni. La responsabilità antropica è stata così ritenuta prima probabile, poi molto probabile e infine estremamente probabile.
Conseguentemente è via via cambiata l’asprezza dei dibattiti su cosa fare, con una virulenza fideistica che non lascia spazio alle perplessità: o ti schieri senza dubbi con le teorie ecocatastrofistiche di colpevolezza antropica o ti trovi relegato nel plotone dei retrogradi incompetenti (se non sciocchi).

Recentemente Philippe Verdier, capo del servizio meteorologico della più importante TV pubblica francese, prima ritenuto fra i migliori, è stato licenziato per avere pubblicato un libro ecoscettico sulle responsabilità antropiche, presentando riflessioni non proprio peregrine contro l’ecocatastrofismo imperante. Questi eccessi censori sembrano proprio fuori luogo e controproducenti.
È fuor di dubbio che una concentrazione locale di elementi inquinanti ha effetti assai nocivi sulle persone che vivono nei paraggi. Diverso è ragionare in termini planetari. Forse è un grande peccato di umana superbia pensare che l’uomo possa mettere in campo energie paragonabili a quelle scatenate dai fenomeni naturali. [...]

©nuovaenergia

L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati. Per maggiori informazioni sugli abbonamenti o per ricevere
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo dell’articolo in formato PDF, contatta la redazione: 02 3659 7125 | Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com