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GNL NEGLI USI FINALI: PROSPETTIVE DI UNA NUOVA REALTÀ Stampa E-mail

GNL negli usi finali:
prospettive
di una nuova
realtà
10 Dicembre 2015 | Unioncamere Lombardia Milano



PRIMA SESSIONE
Infrastrutture, sviluppo, utilizzo infrastrutture e mercato


I mercati del GNL

Alberto Pincherle, AIEE

«Riflettendo sulla COP21 e sulla decarbonizzzione, non si può far altro che pensare che l’uso del GNL nei trasporti pesanti è una delle soluzioni. Mettiamo l’accento sul fatto che oltre all’uso classico del GNL (rigassificazione e introduzione in rete) sono in forte crescita i nuovi usi, ovvero nei trasporti».

«A differenza dei traspoti via mare con le petroliere, né con le navi gasiere né con i gassificatori si sono verificati incidenti».

«C’è bisogno di avere terminal in Italia, per abbassare i costi; una opportunità che il Paese non deve perdere è quella di creare degli impianti satellite per il rifornimento delle navi».

«Nonostante le difficoltà, l’uso del GNL in ambito navale sarà un processo irreversibile».

Infrastrutture per LNG, le prospettive di mercato per aumentarne l'utilizzo e la flessibilità
Corrado Papa, Direttore Commerciale - Terminale GNL Adriatico

«Il GNL diventerà una commodity come il petrolio entro il 2020; si stima che il suo mercato mondiale aumenterà del 26 per cento e assumerà un ruolo sempre più impotante in situazioni di crisi geopolitiche».

«Adriatic LNG possiede una capacità di rigassificazione di 8 miliardi di metri cubi l’anno. Offre anche un servizio di stoccaggio temporaneo: compri adesso, lasci in deposito e utilizzi quando ti serve».




SECONDA SESSIONE
Infrastrutture secondarie, mezzi e soluzioni per il GNL

Il Gas Naturale Liquefatto: la soluzione efficiente per le aziende off-grid
Massimiliano Montorfano, Responsabile Vendite Italia Clienti Industriali Liquigas

«La maggior parte dei clienti Liquigas passati al GNL vengono dall’olio combustibile. Sono clienti ubicati essenzialmente al Nord, per le difficoltà di approvvigionamento del GNL a causa della mancanza di infrastrutture adeguate in Italia».

«Il ritorno dell’investimento in GNL per i nostri clienti avviene in media in circa tre anni».

Il deposito costiero, il collegamento tra terra e mare
Roberto Madella, Presidente di HIGAS

«A gennaio 2016 terminerà l’iter autorizzativo del progetto del deposito GNL a Oristano. Avrà una capacità di 9.000 metri cubi».

«In Sardegna perché l’isola non è raggiunta dal gas naturale e perché si colloca naturalmente in mezzo a rotte che solcano il Mediterraneo, quindi risulta interessante anche per l'uso navale del GNL».

Navi alimentate a GNL: a che punto siamo?
Cesario Mondelli, Direttore Divisione Navale Rosetti Marino

«Per il navale credo occorrerà ancora del tempo. Non è una questione di tecnologie ma di infrastruttura. Ad oggi ci sono 57 navi a GNL ma il 90 per cento della flotta si muove nella regione scandinava (Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia) che è partita per prima con l’infrastruttura e dove ci sono anche incentivi per la trasformazione delle navi».

«Il limite attuale per l’uso navale è il prezzo del combustibile e il maggior costo della nave».




TERZA SESSIONE
GNL: aspetti normativi e fattori abilitanti

Il finanziamento dei progetti
Enzo Pellegrino, Senior Manager BU Arrangement Finanziario Sinloc - Sistema Iniziative Locali SpA

«I rischi che guarda una banca sono di tipo autorizzativo (la semplificazione e la certezza di realizzare l’infrastruttura). Dieci anni di gestazione spaventano qualsiasi investitore».

«Il rischio di coordinamento tra i diversi attori e i rapporti economici tra essi sono fondamentali per una banca, così come l’aspetto fiscale stabile che non sposti i consumi nel tempo. Si aggiungono i rischi tariffari e il rischio Nimby».

«L’iter autorizzativo deve essere chiaro, con tempi e risultati certi. Il coordinamento necessita di contratti molto chiari tra i vari attori. Il rischio fiscale è ineludibile in un Paese come il nostro, così come quello tariffario».

Mezzi di trasporto: soluzioni dual-fuel
Roberto Roasio, Alternative Fuels Product Manager Ecomotive Solutions

«Il consumo di GNL sui veicoli può contare su una tecnologia matura; esistono veicoli che già vanno al 100 per cento a GNL. Ma non bisogna gurdare solo ai veicoli nuovi, perché il tempo di sostituzione del parco circolante sarebbe medio lungo. Per questo puntiamo sulla tecnologia di retrofit».

«Il dual-fuel utilizza in un motore diesel un secondo carburante, ovvero il gas naturale. Miscela gasolio, aria e gas per far funzionare la macchina. Il veicolo mantiene potenze uguali all’originale».

«Puntiamo sul GNL perché occupa meno spazio sui veicoli, l’ingombro è ridotto di due volte».

«Nel corso 2016 è prevista l’apertura di 16 nuove stazioni stradali per il rifornimento del GNL».

GNL nel trasporto merci su strada: quanto conviene? Una stima della domanda in Italia al 2030
Andrea Molocchi, ECBA Project

«Nel 2030, con la progressiva diffusione dei veicoli nuovi monofuel e dei retrofit a GNL dualfuel, la flotta di motrici a GNL potrebbe arrivare a 75 mila veicoli (38 per cento del totale). Con questi trend i consumi nazionali di GNL per uso stradale potrebbero arrivare al 60 per cento del potenziale, ovvero 2,4 milioni di tonnellate l’anno, di cui 1,9 milioni nel solo segmento degli autoarticolati. Nell’ipotesi di una riduzione del prezzo relativo del GNL rispetto al gasolio, la penetrazione del GNL sul potenziale sarà prevedibilmente maggiore».



QUARTA SESSIONE
GNL oggi

Prospettive per lo sviluppo del GNL in Italia
Rita Caroselli, Direttore Assogasliquidi

«Siamo partiti con il piede giusto. Nell'elaborazione del Piano voluto dal governo si è subito evidenziato un grande interesse di filiera, trasversale. Il trasporto industriale sta mostrando buone prospettive di sviluppo e nella normativa tecnica è già stato previsto il self service. Un passaggio né scontato, né secondario».

«Come associazione, per il GNL forniremo supporto per la formazione e per le tematiche legate alla sicurezza, come già facciamo per il GPL».

Sviluppi internazionali nell’area del GNL
Arnaldo Orlandini, CEO e Direttore Area Gas MRC Consultants and Transaction Advisers

«Il GNL sta per diventare un vero mercato globale, come le altre community energetiche? I volumi certo ci sono: già oggi stiamo parlando di un commercio globale pari a 320 miliardi di metri cubi, circa il 10 per cento della produzione mondiale e il 30 per cento del totale effettivamente commerciato e non consumato nel Paese di produzione. Ora, anche dai prezzi nelle diverse aree del Pianeta arrivano segnali che vanno nella direzione di un vero mercato».

«Il 2015 non è stato un anno eccezionale per il GNL ma ha confermato le tendenze strutturali di fondo».


GNL e lo sviluppo della rete distributiva
Licia Balboni, Coordinatrice Attività Regionale, Federmetano

«L’esperienza che abbiamo consolidato nel gas compresso, che non ha eguali in Europa. potrebbe essere un driver di sviluppo per il GNL. Adesso, dal nostro punto di vista, il problema principale è quello di avere lo stoccaggio del liquefatto».

 
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