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PAUSA-ENERGIA
 
Tariffe “tutelate”: non sarebbe ora di liberare il consumatore? Stampa E-mail
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di Michele Governatori





MartaLiquiBlog, 25 luglio 2033
(parte 2 - segue dal numero 3|2015)

Dov’eravamo rimasti, FiorellinaTuttaNaturale?
Ah sì al reverse marketing che decide al nostro posto cosa vogliamo sulla base dei nostri desideri reconditi. Mi viene in mente una vicenda di parecchi anni fa quando il mercato dell’energia al dettaglio era ancora l’unico in cui il tipo di offerta
ai clienti domestici veniva stabilito con delle regole, cioè venivano stabilite dalle norme delle offerte standard. Non era così in nessun altro settore.

Voglio dire, perfino cose complicate come le assicurazioni e i mutui venivano comprati sul mercato, e nessuno pensava dovesse esserci un sistema automatico per stabilire un mutuo o un’assicurazione standard. Casomai si stabilivano regole di correttezza informativa. Ricordo una polemica su una rivista (cartacea: c’erano ancora le riviste cartacee, nel senso di carta) dedicata all’energia: c’era uno che scriveva “Eh ma l’energia è un servizio essenziale, se uno non è capace di comprarla non può mica rimanere al buio o al freddo!”. Un altro gli rispondeva che anche il pane è un bene essenziale, no? Anche se dire “pane” dà sempre quest’idea
un po’ retorica perché in realtà il pane è un bene abbastanza di lusso, uno dovrebbe piuttosto dire chessò: le gallette di mais, non so cosa, comunque era chiaro il concetto: il pane è o non è un bene essenziale?

Ecco: qualcuno nelle economie di mercato si è mai sognato di dire che uno che non ha voglia
di scegliere dove comprare il pane
lo riceve da un panettiere standard? No. Se mai, a questo tizio disinteressato alla scelta del pane tocca uscire di casa e andare nel primo negozio e comprarlo.
Oppure comprarlo online nel primo sito che trova.

No, controbatteva il primo tizio: non è un buon controesempio: il pane è una cosa facile, ma l’energia è complicata e uno non sa come fare, ha paura di essere fregato se deve scegliere tra offerte e fornitori,
non ha abbastanza informazioni. Be’, riprendeva l’altro: perché, scusa, sul pane le hai, le informazioni? Al massimo hai il cartellino degli ingredienti appiccicato da qualche parte nella panetteria, e se ti avvicini a scrutarlo ti prendono magari anche per pirla o ficcanaso. E chi ti vieta di prendere fregature sul pane?
Lo sai che una volta ci ho trovato un mozzicone di sigaretta nel pane? E non era nella lista degli ingredienti.
Poi c’erano le associazioni dei consumatori: quasi tutte dicevano che senza le offerte standard di luce e gas i loro associati non avrebbero più saputo come fare. Finché, quando il mercato alla fine si aprì in seguito a una procedura d’infrazione dell’Unione Europea (c’era ancora l’Unione Europea), uno dei successi più grossi fu proprio di una di queste associazioni, che fece una cosa ovvia: il suo lavoro. Invece di dire che i suoi associati non sapevano scegliere il fornitore d’energia e che ci voleva la tariffa di Stato, li aiutò a scegliere tra le tariffe di mercato con un sistema di simulazione dei consumi e confronto delle offerte che permetteva anche di fare un contratto con un clic. Funzionava talmente bene che un’associazione dei venditori gli fece causa: è un’intermediazione inefficiente! Passano tutti da quel sito e mi tocca dargli la commissione! Scrissero i venditori seccati.

L’antitrust con una decisione che rimase storica per il linguaggio non burocraticissimo rispose il 9 giugno del 2019: “Balle: se i clienti comprano su quel sito, avendone cento altri a disposizione, si vede che preferiscono così”.



             
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Marta non è scomparsa ma ritorna in un blog
Vi ricordate l’esperimento dello scorso anno? Per sei numeri Nuova Energia ha ospitato il racconto a puntate Marta non è ancora spacciata. Al termine di quel percorso l’esperimento a puntate è diventato un volume con una doppia anima. Al romanzo vero e proprio sono state infatti affiancate alcune schede di approfondimento di carattere tecnico (e realistico) su come gli esperti del settore pensano che potrà evolvere il comparto energetico nei prossimi lustri.
Adesso è tempo di qualcosa di ancora più innovativo. A partire dal numero 6|2014 Nuova Energia ha iniziato ad ospitare una sorta di blog scritto nel futuro - anche se i temi sono molto contemporanei...

Visita anche il sito www.marta2027.com

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