COOKIE
 
PAUSA-ENERGIA
 
In fuga dai disastri ambientali Stampa E-mail

Torna al sommario

MIGRAZIONI E CAMBIAMENTI CLIMATICI


di Elio Smedile


È divenuta ormai una consuetudine, scorrendo le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, vedere riportate con accenti spesso melodrammatici le tragiche vicende delle migrazioni di massa, dalle disastrate regioni dell’Africa verso i più avanzati Paesi del continente europeo.


In particolare, la pressione ai confini dell’Unione europea è divenuta inarrestabile, ma non potrebbe essere diversamente in quanto si tratta di masse di persone che fuggono dalle guerre, dalle persecuzioni, dalla fame. Eppure il dibattito interno all’UE sembra basarsi su di una dicotomia per certi versi artificiale: da un lato i cosiddetti migranti economici e dall’altro i cosiddetti migranti politici (profughi o rifugiati che dir si voglia) che godono delle protezioni internazionali.
La differenza tra i due gruppi può essere crudamente così definita: i primi migrano in massima parte per sfuggire agli stenti e alla fame, i secondi alle guerre e alle persecuzioni. Faccio osservare, a tal proposito, che il problema delle migrazioni di massa non è emerso (come forse qualcuno potrebbe pensare) all’improvviso quando i barconi dei migranti hanno cominciato ad attraversare il Mediterraneo per dirigersi ai confini dell’Unione europea; è un processo di lungo periodo che, nelle forme attuali, va fatto risalire almeno agli ultimi decenni del secolo passato.
Per tornare ai giorni nostri, alla fine del 2014 - riporta l’IDMC (The Internal Displacement Monitoring Center) - più di 38 milioni di persone (30.000 al giorno) sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa di conflitti e violenze di ogni genere.
.

©nuovaenergia

L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati. Per maggiori informazioni sugli abbonamenti o per ricevere
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo dell’articolo in formato PDF, contatta la redazione: 02 3659 7125 | Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo

 
© 2005 – 2024 www.nuova-energia.com