di Chicco Testa | Presidente Assoelettrica




Non serve rivolgersi ai luminari della scienza, ai migliori nutrizionisti degli atenei europei, per capire che una buona dieta è sempre una dieta equilibrata, nella quale i diversi elementi nutritivi sono tutti presenti e nelle reciproche quantità necessarie al fabbisogno di ogni individuo, in funzione della sua età e dell’attività che svolge.


A un ragazzino di 12 anni che gioca a football tutti i giorni servono più carboidrati, più vitamine, più sali minerali e più grassi che a suo padre, che lavora chino su un computer molte ore al giorno e che prende l’auto anche per andare a comprare il giornale.
Si dirà che esistono persone che non ingeriscono carne e altre ancora che non si nutrono nemmeno dei derivati animali e che stanno benone. Questo è verissimo; ma è anche vero che vegetariani e vegani fanno la massima attenzione a riequilibrare la loro dieta ricorrendo a proteine vegetali e scegliendo con cura certosina gli ingredienti della loro dieta al fine di garantire il necessario equilibrio dei nutrienti. Questo, senza contare che si tratta spesso di una scelta, legittima e rispettabilissima, ma fondata su valutazioni di carattere etico che potrebbero anche comportare qualche squilibro alimentare.

Fuor di metafora: il sistema energetico di un Paese e, in quell’ambito il sistema elettrico, sono molto più simili ad un organismo umano di quanto non si creda. Così come ogni essere umano ha bisogno di carboidrati, proteine, grassi, vitamine, sali minerali (oltre all’acqua, naturalmente), un sistema di generazione elettrica in buona salute ha bisogno di un equilibrato mix di fonti primarie, ha bisogno di gas naturale e di carbone, di eolico e di fotovoltaico, di idroelettrico e di geotermoelettrico, al fine di offrire due qualità indispensabili: un costo ragionevole e la sicurezza del sistema.[...]

©nuovaenergia

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