30 ottobre 2015 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | Da un’indagine su 150 siti web che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia risulta che l’82 per cento non prevede la possibilità prevista dalla legge di conferire gratuitamente nel punto di vendita un vecchio elettrodomestico quando se ne compra uno nuovo.


Nel giro di pochi, anzi pochissimi anni, cambia tutto… oggetti, abitudini e, non è una novità, anche il modo di fare acquisti. Ma suona un po’ strano e poco moderno che nell’82 per cento dei siti di e-commerce che vendono apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia non sia presente il servizio “uno contro uno”. Ovvero, la possibilità di conferire gratuitamente nel punto di vendita un vecchio elettrodomestico (bianco o elettronico, ad esempio rispettivamente un frigorifero o un PC) quando se ne compra uno nuovo.
Questo il risultato di una ricerca condotta da Remedia (sistema collettivo no-profit per la raccolta di rifiuti elettrici ed elettronici, RAEE) e da Netcomm (consorzio del commercio elettronico italiano) su 150 siti web di vendita. In base all’indagine, nel 90 per cento dei siti c’è una lacuna informativa nei confronti del consumatore sulla possibilità di avvalersi della restituzione gratuita di un vecchio prodotto equivalente.
L’81 per cento non fornisce informazioni nemmeno nelle pagine interne e, una volta avviata la procedura d’acquisto, solo il 6,7 offre con chiarezza l’opportunità. Nell’82 per cento dei siti analizzati il servizio di ritiro non risulta presente, mentre solo nel 9,3 per cento dei casi il ritiro non comporta oneri aggiuntivi.
Eppure, il servizio “uno contro uno” è previsto dal decreto ministeriale n. 65 dell’8 marzo 2010. Il caso e-commerce resta aperto e nell’attesa che si chiuda non resta che fare un salto in qualche isola ecologica. Punto di domanda o punto esclamativo?!