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INFO@COMUNI - Priorità ambientali? Vince la corretta gestione dei rifiuti Stampa E-mail











28 luglio 2015 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | Secondo una ricerca, il 48 per cento degli italiani ritiene che smaltimento e raccolta differenziata debbano essere al top dei temi ambientali per le amministrazioni locali. Giudizio positivo sui servizi di raccolta, ritenuti soddisfacenti dal 57 per cento degli intervistati.


Un italiano su due (48 per cento) ritiene che lo smaltimento dei rifiuti e la raccolta differenziata siano al top delle priorità ambientali nel Comune di appartenenza. Questo parere emerge da una ricerca Lorien Consulting realizzata per Conai, e pone la “corretta gestione dei rifiuti” in una posizione di assoluto rilievo, sopravanzando altri grandi temi ambientali come la promozione delle energie rinnovabili, indicata dal 42 per cento dei rispondenti, i trasporti (39 per cento) e la tutela del paesaggio e la messa in sicurezza idrogeologica, che hanno raccolto il 32 per cento delle preferenze. Ma entrando nelle pieghe dell’indagine si scopre un dato sostanziale molto interessante. Infatti, la priorità del tema rifiuti in ambito locale non risulta correlato a un’insoddisfazione diffusa sui servizi di raccolta esistenti. Lo conferma il fatto che il 57 per cento giudica positivamente i servizi di raccolta nel Comune di residenza, con particolare consenso nelle regioni del Nord-Ovest (77 per cento) e del Nord-Est (67).
Inoltre, gli intervistati manifestano la richiesta di un maggiore controllo della qualità dei rifiuti conferiti nell’ambito della raccolta differenziata, unita a una maggiore attività sanzionatoria (40 per cento), così come la domanda di una maggiore frequenza (35 per cento) e capillarità del servizio (34). Controllo e sanzioni vengono richiesti soprattutto dai rispondenti più anziani (50 per cento) e dagli abitanti del Nord-Ovest (48 per cento), mentre la capillarità del servizio è una priorità soprattutto per i residenti del Sud (46 per cento).
Un altro dato significativo, stavolta di carattere politico-amministrativo. A livello generale, le amministrazioni locali vengono viste dagli italiani come gli organi di governo più incisivi per la salvaguardia dell’ambiente (55 per cento), doppiando su questo tema le istituzioni nazionali (32 per cento) ed europee (26 per cento). Si può aggiungere che il “fattore territorio” gioca un evidente ruolo nella percezione delle priorità e della soluzione dei problemi.
Ma a parte quello che possono fare le istituzioni, gli intervistati ritengono che contino maggiormente i comportamenti individuali. Il 74 per cento dei responsi la dice tutta…. E dice ancor di più una sequenza di percentuali relative alla popolarità dei comportamenti virtuosi finalizzati alla maggior tutela dell’ambiente: il 97 per cento degli italiani ha infatti dichiarato di fare uso di lampadine a risparmio energetico e il 91 pratica abitualmente la raccolta differenziata dei rifiuti. Allo stesso modo, quasi 3 intervistati su 4 (72 per cento) fanno uso di carta riciclata, e il 66 per cento dei rispondenti riutilizza oggetti usati o rotti per nuovi scopi.
La ricerca non poteva concludersi senza trascurare un evento di rilievo planetario. L’85 per cento degli italiani ha giudicato positivamente i contenuti green dell’enciclica di Papa Francesco. Siamo sulla buona strada anche se ce n’è ancora tanta da fare.


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