di Chicco Testa | Presidente Assoelettrica



Ho avuto modo di dirlo e di ripeterlo, anche in occasione della recente assemblea annuale di Assoelettrica, che finalmente qualche cosa si muove; che, dopo la serie delle litaniche lamentele per alcune delle quali la via d’uscita appare ancora lontana, come nel caso della riduzione della domanda e della sovracapacità produttiva, possiamo finalmente dirci sulla buona strada. Mi riferisco a due specifiche questioni: l’abbandono della progressività delle tariffe e il superamento del mercato tutelato.
Come ben noto, la prima questione ha visto l’Autorità per l’energia avanzare una proposta che ci vede almeno in buona parte soddisfatti. Certamente, avremmo preferito che fin d’ora si eliminasse la distinzione tra prima casa e seconda casa, ma un punto ci lascia comunque soddisfatti: che l’Autorità abbia scelto di mantenere quella distinzione in via temporanea e soltanto allo scopo di ripartire con gradualità la massa degli oneri di sistema che in precedenza gravavano con maggiore intensità sui contratti non residenti e su quelli con potenza disponibile superiore ai 3 kW.

[...]

La seconda buona notizia è costituita dall’avvio del processo che porterà alla completa apertura del mercato elettrico con il superamento della maggior tutela. La strada in questa direzione è più complicata di quella avviata per la riforma delle tariffe, in quanto non si tratta di un atto regolatorio ma di un disegno di legge, i cui tempi potrebbero non essere celerissimi. In ogni caso credo che sia la strada giusta; il sistema del mercato tutelato è infatti uno strumento logoro.
E se il problema è quello di garantire ai consumatori prezzi equi, esistono strumenti alternativi ben più efficaci ed elastici, come i prezzi di riferimento (indicati dall’Autorità già oggi per il gas) ma anche idee più moderne e più convincenti in un futuro che si vuole di mercato, come quelle dei gruppi d’acquisto e di un ruolo più attivo dei consumatori. [...]

©nuovaenergia

L'articolo completo è disponibile solo per gli abbonati. Per maggiori informazioni sugli abbonamenti o per ricevere
Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo dell’articolo in formato PDF, contatta la redazione: 02 3659 7125 | Questo indirizzo di e-mail è protetto dal spam bots, deve abilitare Javascript per vederlo