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Fusione nucleare, un ITER da percorrere con fiducia Stampa E-mail
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di Ugo Farinelli

A LIVELLO MONDIALE, IL MAGGIOR PROGRAMMA INTERNAZIONALE DI RICERCA
IN CAMPO ENERGETICO



Non è casuale che una rivista che si chiama Nuova Energia si occupi della fusione nucleare come una delle opzioni energetiche di lungo periodo. A livello mondiale è in atto un programma coordinato di ricerca collaborativa che è di gran lunga il maggiore programma internazionale di ricerca in campo energetico. Ma apparentemente la fusione nucleare viene considerata come un oggetto di ricerca pura, piuttosto che uno sforzo per raggiungere obiettivi ben individuati: fornire una fonte energetica praticamente inesauribile, che possa competere con altre fonti per la produzione su larga scala di elettricità.
Perché questo obiettivo, che è rimasto chiaramente evidenziato nel mondo della fusione, non trova eco nei classici scenari energetici al 2050 e oltre che vengono periodicamente predisposti dai modellisti delle istituzioni internazionali o delle multinazionali energetiche? Forse perché non si riesce ancora a collegare quello che viene realizzato con gli obiettivi che si devono raggiungere?


Ventitré anni fa pubblicai insieme con Umberto Colombo un articolo di rassegna sullo stato di avanzamento della ricerca sulla fusione nucleare controllata per la produzione di energia (U. Colombo and U. Farinelli, “Progress in Fusion Energy”, Annual Review of Energy and Environment 1992, 17:123-159). Riporto qui alcune conclusioni di quella analisi, che mi sembrano del tutto valide ancora oggi. I progressi ottenuti nella ricerca sulla fusione negli ultimi dieci o vent’anni - dicevamo allora – sono valutati in modo molto diverso da chi fa questa ricerca e da chi invece questa ricerca la osserva dall’esterno.

[...]

Dobbiamo prendere atto del fallimento di questa linea di ricerca, oppure progressivamente recuperarla nelle nostre programmazioni energetiche di lungo termine? Gran parte della ricerca sull’energia da fusione si basa sulla realizzazione di una macchina sperimentale, ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor), che è in costruzione nel Sud della Francia nell’ambito di una collaborazione internazionale che comprende Unione Europea, Stati Uniti d’America, Russia, Giappone, Cina, India e Corea del Sud. Sulla realizzazione di questa macchina sperimentale pesano diverse incognite. [...]

©nuovaenergia

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