Non tutta la scuola italiana merita di essere messa in castigo dietro alla lavagna. La proposta divulgativa sui temi dell’efficienza energetica, lanciata da Nuova Energia a inizio 2015 (La scuola in bolletta) partiva effettivamente da una constatazione: il nostro patrimonio edilizio scolastico se la passa davvero male, per lo meno per quanto riguarda i parametri energetici.
Troppo vecchio (nella maggior parte dei casi), sottoposto a manutenzioni e opere di efficientamento più rare di un dieci in condotta a Pierino, gestito secondo criteri lontani anni luce dalle best practice, presenta ogni anno un conto spese finali pari a 1,3 miliardi di euro per la produzione di calore, di acqua calda sanitaria e di energia elettrica.
Qualcosa si sta muovendo; alcune importanti - se pure ancora isolate - esperienze cominciano a mettersi in luce.
Ad esempio, nel territorio gestito dalla multiutility LGH è partito un ambizioso progetto, con una duplice valenza: mira alla riqualificazione energetica delle scuole presenti sul territorio attraverso il coinvolgimento attivo degli alunni. Le fasi di raccolta, catalogazione, valutazione dei dati, e la successiva suddivisione delle scuole in cluster, vedranno la diretta partecipazione degli studenti, con la “supervisione” tecnica e scientifica degli esperti di RSE.
Un’altra buona notizia giunge dal Comune di Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, dove sono state realizzate due scuole primarie gemelle in classe A. [...] Niente male, pensando che per ammissione dello stesso ministro Gian Luca Galletti (Ambiente), sarebbe già un grande risultato “alzare a B o C la classe di efficienza delle nostre strutture”.
Proprio il Governo - finalmente - sembra volersi spendere in prima persona. Il recente decreto Misure per l’efficientamento energetico degli edifici scolastici ha stanziato 350 milioni di euro. Interessante notare come tra le tipologie di intervento identificate, l’audit sia esplicitamente citato. E questo ci riporta al progetto messo in campo da LGH...
Già, che cosa si deve intendere per audit e, in particolare, per l’audit in ambito energetico? Gli esperti di RSE rispondono anche a questa domanda.
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