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INFO@COMUNI - Pile esauste ma che ritorneranno alla carica Stampa E-mail











26 giugno 2015 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | In Italia sono oltre 9 milioni e mezzo i chilogrammi di batterie portatili (stilo, torce e per cellulari) raccolti nel 2014, mentre supera i 171 milioni di chilogrammi il quantitativo recuperato di accumulatori industriali e per veicoli.


Quante volte si sente dire: “Ho le pile scariche!”. Pronuncia questa frase chi si sente stanco sotto il profilo psicofisico ma anche chi sta usando un apparecchio portatile e la pila - quella vera - non ce la fa più e magari ha bisogno dell’aiuto dell’accumulatore portatile (non sempre a portata di mano e di presa). Si dà anche il caso che pile e accumulatori, dopo onorato servizio, alzino bandiera bianca. Anche loro ne hanno diritto e allora che si fa? O meglio che se ne fa? Li scarichiamo dove capita?
Meglio di no, poiché sono oggetti che contengono sostanze pericolose ma anche materiali preziosi che vale la pena recuperare e riciclare. Qualcuno ci pensa e, soprattutto, lo fa. Oltre 9 milioni e mezzo di chilogrammi di pile esauste e accumulatori portatili (stilo, torce, batterie per cellulari) raccolti nel 2014, con un incremento del 13 per cento rispetto al 2013; oltre 171 milioni di chilogrammi di accumulatori industriali e per veicoli recuperati, con una flessione del 5 per cento.
Questi dati sono contenuti nel primo Rapporto annuale elaborato dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) e il quadro della situazione presenta risvolti confortanti grazie ad un sistema a pieno regime, efficiente e capillare su tutto il territorio nazionale, con ulteriori margini di miglioramento. Per il momento, come sottolinea una nota del CDCNPA, “Abbiamo già raggiunto e superato abbondantemente il tasso di raccolta delle pile portatili esauste fissato dall’Unione europea al 25 per cento della media dell’immesso degli ultimi tre anni”.
L’obiettivo, ora, “è di arrivare puntuali al prossimo traguardo, quando nel settembre del 2016 il tasso sarà alzato al 45 per cento. Si tratta di un obiettivo ambizioso ma raggiungibile grazie alle solide basi gettate in questi primi anni di attività”. Un traguardo raggiungibile con il supporto degli enti locali e, come sempre, dei cittadini. In questo caso, per entrambi, è di rigore una buona carica.


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