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IL GIORNALIERO - Derchi: “Continuiamo a credere nelle rinnovabili” Stampa E-mail

Massimo Derchi3 giugno 2015 - “Oggi, di fatto, l’Italia non offre le condizioni appetibili per nuovi investimenti nel settore delle rinnovabili. Sul futuro il tema resta però più aperto...”.
Il managing director di ERG Renew, Massimo Derchi, sembra dunque credere ancora in un settore notoriamente entrato in una fase di stand-by.
In occasione del Festival dell’Energia - che si è recentemente svolto a Milano - Nuova Energia ha voluto approfondire la questione.


Partiamo dunque dall’oggi.
**Di fatto tutti gli operatori di settore sono fermi, e stanno sviluppando progetti solo all’estero. Questo vale anche per ERG Renew. Dopo il 2013, che ci ha visto protagonisti, il meccanismo delle aste ci ha di fatto impedito di crescere in Italia.

E guardando al domani?
Siamo tutti consapevoli dell’esistenza di un serio problema di overcapacity e del fatto che i traguardi previsti per il 2020 sono stati già raggiunti. Ma sarebbe assurdo fermarsi proprio ora.
Le rinnovabili hanno già percorso il 90 per cento del cammino che le separa dal traguardo della grid parity, dal momento in cui potranno avere una vita autonoma senza alcun bisogno di incentivi. Ma quel piccolo tratto di strada deve ancora essere percorso. Non possiamo certo fermarci ora dicendo: “Casomai ripartiremo tra 4 o 5 anni, quando i prezzi saranno ancora più competitivi...”. Serve un piccolo sforzo ulteriore.

Tradotto in concreto?
**Decidiamo quanta nuova potenza può essere installata in Italia. Anche poca, ma a quella diamo certezze in termini di regole, strumenti, permitting.

Una decisione che dovrebbe spettare...?
**Alla componente politica, è chiaro. Proprio perché è in gioco un discorso di supporto e incentivo, non può essere il mercato da solo a decidere. Dire “basta con gli incentivi” in modo assoluto vuol dire congelare il settore (e tutto l’indotto collegato) per i prossimi anni. Diamoci dunque un target; poi su quello i vari operatori potranno effettuare le loro scelte.

E tra gli operatori potrebbe dunque esserci anche ERG Renew?
**Confermo che la nostra società continua a credere e a voler investire nelle rinnovabili. Se l’Italia ci darà prospettive chiare noi ci saremo. Nelle ultime aste abbiamo provato a portare 20 MW di progetti; su questi saremmo pronti a partire.

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