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INFO@COMUNI - Schermature solari e caldaie a biomassa,ci sono gli ecobonus nazionali Stampa E-mail











29 maggio 2015 | INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA | Una guida ai benefici fiscali per chi vuole riqualificare energeticamente gli edifici. Per usufruire delle detrazioni del 65%, le spese per i lavori devono essere sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 e l’invio della documentazione all’ENEA deve avvenire entro 90 giorni dalla fine dei lavori.


Ecobonus? Ecco una parola latineggiante che allude ad un beneficio (altrimenti che bonus sarebbe?) di carattere fiscale. Il destinatario? Chi si impegna anche economicamente nel dare il suo contributo alla tutela dell’ambiente (e qui ci sta il suffisso eco). Quindi, per farla breve, chi lo riceve se lo merita.
Qualcuno avrà fatto già conoscenza con gli ecobonus se, ad esempio, ha sostituito una caldaia o un condizionatore che avevano fatto il loro tempo in termini di rendimento e contenimento delle emissioni. Oppure se ha coibentato la propria abitazione (l’ormai conosciutissimo cappotto) evitando sprechi di energia per riscaldarlo. Certo che queste misure non bastano.
E pertanto anche quest’anno la Legge di stabilità allarga il suo campo di intervento introducendo due novità: le schermature solari e le caldaie a biomassa. È il momento, come in altre occasioni, di affidarsi ad ENEA e alle sue due guide - scaricabili all’indirizzo efficienzaenergetica.acs.enea.it - che costituiscono il parere tecnico dell’Agenzia su questi interventi agevolati di riqualificazione energetica.
Nel dettaglio, si chiarisce che le schermature solari devono essere collocate a protezione di una superficie vetrata (all’interno, all’esterno o integrate) e devono essere regolabili a seconda della stagione e delle condizioni meteorologiche. Per le chiusure oscuranti, come persiane, veneziane e tapparelle, vengono considerati validi tutti gli orientamenti, mentre per le schermature non in combinazione con vetrate, ad esempio le tende esterne, vengono escluse quelle posizionate su pareti esposte a nord. Il valore massimo della detrazione è di 60 mila euro da suddividere in 10 rate annuali di pari importo.
Per quanto riguarda le caldaie a biomassa, ovvero impianti per il riscaldamento invernale che bruciano materiali vegetali trasformandoli in energia termica, le novità riguardano la semplificazione dei requisiti per beneficiare delle detrazioni nel caso di sostituzione o integrazione di un impianto già in funzione o di nuova istallazione (solo però in un edificio già esistente). Il rendimento utile nominale minimo dell’impianto non deve essere inferiore all’85%, mentre il valore massimo della detrazione è di 30 mila euro da suddividere in 10 rate annuali di pari importo.
Per usufruire delle detrazioni fiscali del 65%, le spese per i lavori devono essere sostenute dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 e l’invio della documentazione all’ENEA deve avvenire entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Altre informazioni sugli ecobonus sono disponibili sul portale “finanziaria 2015” (finanziaria2015.enea.it/index.asp). Dunque, altre due buone occasioni per aiutare ambiente, portafoglio e, perché no?, ri-mettere in moto produzione e occupazione.


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