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Beulcke: “Così abbiamo spiegato l’energia con un format vincente” Stampa E-mail
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Alessandro Beulcke
Nuova Energia ha incontrato Alessandro Beulcke, presidente ARIS-Festival dell’Energia.

Sono molte le iniziative di diffusione e divulgazione legate al mondo dell’energia e dell’ambiente. Quali le specificità e i punti di forza che contraddistinguono questo Festival e la sua storia?
**Il progetto, fin dalle sue origini, ha cercato di promuovere un format completamente diverso rispetto a quello proposto da altre manifestazioni. Certamente non voleva essere né una fiera né un evento di aggregazione per soli addetti ai lavori. L’idea di base, al contrario, era quella di partire da idee e messaggi sul tema energia che fossero già popolari... per renderli ancora più diffusi, condivisi, fruibili. L’energia spiegata, insomma. Nelle due accezioni del termine: raccontata e dispiegata.



Da tempo i quotidiani hanno portato all’attenzione di tutti temi che, una volta, erano di stretta pertinenza degli esperti. Possiamo dire che il vostro scopo è stato quello di rendere sempre più pop quei temi?
**Certo, perché poi - si pensi ad esempio alla Sindrome Nimby - quando si passa dal teorico al pratico e occorre realizzare un impianto o scegliere tra diverse opzioni tecnologiche, si finisce sempre sul territorio e ci si “accorge” della presenza dei cittadini. Se lo si fa solo a quel punto, tuttavia, potrebbe essere tardi. Perciò è importante una promozione del dibattito energetico che sia laica, trasversale e il più possibile popolare.



Anche nelle passate edizioni uno dei messaggi più forti che avete cercato di far passare è quello dell’importanza del dialogo e del confronto, soprattutto tra addetti ai lavori e cittadini...
**In effetti, le persone che animano il Festival sono di ogni tipo. Considerando i relatori, certo abbiamo i tradizionali addetti ai lavori, ma anche manager di impresa, amministratori, ricercatori, divulgatori e personaggi della cultura che nel loro passato professionale hanno già mostrato una certa sensibilità per i temi ambientali e della sostenibilità. Quanto ai fruitori del Festival - come detto - oltre agli addetti al settore sono istituzioni, ricerca, e i cittadini in generale. Nelle precedenti edizioni di Firenze e di Lecce, ad esempio, abbiamo contato 10 mila-12 mila persone nelle strade e nelle piazze. Tutti gli eventi del Festival sono open: gratuiti e aperti a chiunque. E per una maggiore visibilità ricorriamo sempre al supporto della stampa e dei canali streaming e radio TV.[...]

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