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DI TUTTO UN PO' 346 - Sentirsi piccino di fronte ad una formica Stampa E-mail

Questa (mi) mancava. Uno pensa di aver accumulato un po’ di conoscenze, con fatica. Poi, il castello di certezze va in frantumi, nella consapevolezza che la propria cultura sì e no basterebbe a garantire la partecipazione ai quiz show (quelli di ultima e penultima generazione, non quelli del Mike Rischiatutto).

Emozioni e convincimento che mi hanno reso piccino piccino quando ho appreso che le formiche ricavano degli spazi per soddisfare i loro bisogni. Non bisogna far confusione, si tratta di quei bisogni(ni) che con pudore verbale sono definiti scatologici. Dei minuscoli insetti, per il momento, non si conoscono le modalità affettive o se siano afflitti da turbe comportamentali e neppure per chi votano ma di certo si sa che producono i loro escrementi in punti particolari dei nidi. Ringrazio di questa informazione i ricercatori dell’Università tedesca di Regensburg a cui si deve l’eccezionale scoperta.

Leggendo la notizia, si apprende che sul comportamento igienico delle formiche si disponeva di scarse ricerche (non c’è - probabilmente - una letteratura paragonabile a quella sui bosoni) e pertanto si è condotto un esperimento per capire se la presenza di alcune chiazze marrone individuabili nei nidi risultassero feci. E qui la peristalsi scientifica dà il meglio di sé. Infatti, le formiche vengono sottoposte ad una dieta che prevede del cibo con colorante alimentare (va precisato, non vernice da carrozziere). Presto fatta, le risultanze compaiono in tutta evidenza, essendo le cavie zampettanti collocate in nidi ricoperti di gesso bianco (era intuibile, onde favorire il contrasto). Eureka! Si nota che almeno in uno o due angoli compaiono tracce dello stesso colore del cibo. In sovrappiù, si evince che queste zone sono proibite ad altri rifiuti. Ergo, sono davvero delle toilette.

Concluso l’esperimento, Tomer Czaczkes (un autore dello studio) diffonde alcune considerazioni: “Per le formiche, che come noi vivono in comunità molto dense (non a caso alcuni quartieri sono definiti formicai e le spiagge brulicanti, n.d.r.), l’igiene è un problema importante. Normalmente le formiche tengono molto pulito il proprio nido e buttano fuori ogni tipo di rifiuto pericoloso, dagli avanzi di cibo ai cadaveri”. Legittima la seguente domanda: perché questi insetti tengono in casa le latrine? Forse, aggiunge Czaczkes, “i servizi igienici sono terreno di colture o «magazzino» di preziosi nutrienti”.

Mi sento di affermare che trovo un certo parallelismo tra i laboriosi imenotteri e il genere umano. Anche noi disponiamo del water domestico (salvo necessità en plein air) e, talvolta, buttiamo di tutto dalle finestre. Ma sarebbe interessante conoscere il parere degli insetti esazampati sul cibo loro somministrato. Non potendo parlare ai ricercatori, potrebbero chiedere il conforto di Marcello Marchesi e della sua battuta Anche le formiche nel loro piccolo s’incazzano. Oppure, visto il tema, concludere laconicamente alla napoletana: “A me, me pare ‘na s(…)ta”.

Giuliano Agnolini
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