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FINESETTIMANA - Pedagogia, Manzoniana, Freddure, Titolo Stampa E-mail
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20 dicembre 2014


PEDAGOGIA Il Comune di Milano stanzia un milione e mezzo di euro per il piano antigraffiti. Non è il primo e probabilmente non sarà l’ultimo. Sembra davvero difficile far desistere chi si dedica a questa pratica imbrattante. Si potrebbe pedagogicamente tentare ricordando loro che lo stanziamento equivale al raddoppio di 80 euro per 18.750 persone.


MANZONIANA Il numero dei candidati in un concorso pubblico è sempre enormemente superiore rispetto ai posti in gara. Anzi, talvolta gli organizzatori sbagliano il conto dei banchi messi a disposizione e si passa ad un palazzetto dello sport, rinviando la prova. Capita. Lo spettacolo rivela involontariamente una sua tragicomicità. Nel senso che la presa in giro può far ridere chi la fa ma per chi la subisce resta pur sempre un piccolo dramma (se il posto non è a sedere ma di agognato lavoro). Da un po’, però, si assiste ad una variante sul tema “candidati e posti”. Si tratta dei test di ammissione alle scuole superiori. Ad esempio, al liceo linguistico A. Manzoni di Milano circa 1.500 iscritti con 216 ingressi disponibili. Vista la situazione, e il nome della scuola, nemmeno la Provvidenza può mettere rimedio. Anche se l’alunno si chiama Renzo o Lucia.


FREDDURE Mancano pochi giorni a Natale e la temperatura è perlomeno mite. Non si sa se questo riscaldi le convinzioni dei sostenitori del global warming. Qualcuno, forse, ricorderà altre annate quando a dicembre inoltrato le foglie erano già tutte cadute e si girava imbacuccati da un pezzo. In questo periodo non è così. Mi ricordo un inizio novembre adolescenziale in Pianura con freddo canaglia (così si definiva, poi l’aggettivo passò a qualificare alcuni Stati) con tante scivolate piroettanti sui marciapiedi o sopra un ristagno d’acqua gelati. Nessuno, però, ambiva alla Scala o al Bolshoi e non andavano in onda i talent show. Un locale fruttivendolo vendeva caldarroste in mezzo ad una nebbia resa ancor più fitta dalla condensa dei respiri e dal fumo di qualche nazionale senza filtro. Mi battevano i denti e si giocava depositando nella schiena o nei calzoni altrui il farinoso frutto caldissimo. Poi, sono scomparse - a detta di molti - le mezze stagioni e in compenso, in questi giorni esordiranno a Milano sette piste natalizie per pattinare sul ghiaccio. Personalmente, il contrasto può apparire stridente sul piano nostalgico ma non su quello energetico-ambientale. Anche se la temperatura non scende sottozero si pattina qui e là in città probabilmente su ghiaccio sintetico. Non ha bisogno di elettricità per essere congelato, riciclabile e non tossico. Su certi temi l’ecofriendly non si fa prendere in castagna.


TITOLO Ho capito che questo Paese è secolarizzato leggendo su un giornale il seguente titolo natalizio: “Tu scendi dalle strenne”. Non si trattava del Re dei Cieli ma di un regalo.

Giuliano Agnolini_____

 

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