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INFO@COMUNI - L’italia perde per strada il riciclo dell’asfalto (solo il 20% l’anno) Stampa E-mail

29 dicembre 2014 - INFO@COMUNI | NUOVA ENERGIA - Il nostro Paese è fanalino di coda rispetto alla media europea che sfiora il 60 per cento. Il recupero delle pavimentazioni asportate produrrebbe un valore economico di almeno 500 milioni l’anno, con emissioni inquinanti evitate pari a quelle prodotte da 330.000 autocarri.


Quando si è al volante si pensa a guidare… Almeno, lo si dovrebbe fare anche se - spesso e pericolosamente - qualcuno si distrae con sigarette e telefonini. Di rado capita di pensare che le quattroruote (ma anche le due) girano sopra un tesoro. Non che sotto le strade ci sia una miniera di metalli preziosi. È prezioso l’asfalto che consente viaggi più confortevoli ma di cui si dimentica un aspetto significativo sotto il profilo ambientale ed economico.
Infatti, l’Italia è fanalino di coda nel riciclo delle pavimentazioni stradali con solo il 20 per cento rispetto ad una media europea che sfiora il 60 per cento. Questo dato viene fornito da Siteb, l’Associazione italiana bitume e asfalto stradale, sottolineando che il pieno recupero delle pavimentazioni stradali fresate - cioè asportate per il rifacimento della sede - produrrebbe un valore economico di almeno 500 milioni di euro l’anno, con emissioni inquinanti evitate pari a quelle prodotte dal traffico di 330.000 autocarri.
Un altro rilievo emerso dall’indagine segnala l’arretramento dell’Italia nella produzione di conglomerato bituminoso con 22,3 milioni di tonnellate, preceduta da Turchia (46,2 milioni), Germania (41) e Francia (35,4). Le note dolenti per il nostro Paese giungono, come detto, dalla graduatoria del riciclo di questo materiale. Fanno peggio solo Repubblica Ceca (18 per cento) e Turchia (3). Una posizione ancor più imbarazzante considerando le performance di Germania e Ungheria con il 90 per cento di recupero, seguite da Regno Unito (80), Francia (64) e Svizzera (48).
Di fronte a queste cifre, si può fare sicuramente qualcosa di meglio. Potrebbero pensarlo, senza distrarsi, i conducenti (e non) quando ricordano che la propria squadra ha asfaltato quella avversaria. Una frase che riciclano spesso e volentieri.


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